
Gli esperti: “Non era un Ufo ma…”
In queste ore sul web impazza la segnalazione di un presunto avvistamento Ufo sul cielo di Lucca nella giornata del 12 agosto alle ore 20,40.
“Nelle foto pubblicate sul giornale Toscana in diretta – spiega Angelo Maggioni dell’associazione A.R.I.A. – si può notare un oggetto indubbiamente solido avvolto da una scia luminosa tra l’arancione e il rossastro . Il fatto che il presunto oggetto non sembra appartenere ad un ipotetico Ufo è dimostrato dalla sequenza degli scatti che mostrano il passaggio di un aereo mentre lascia la sua scia che è dello stesso colore e luminosità dell’oggetto fotografato, il colore e la luminosità similare evidenziano quanto meno una compatibilità degli elementi che compongono la relativa scia e che è accentuata dalla loro quota e inclinazione che permette ancora i raggi solari di illuminare tale scia e renderla più appariscente”.
“Potrebbe trattarsi – spiega l’ingegnere aerospaziale Fabio Ippoliti – sia di una micro meteora che si è frantumata entrando in contatto con l’atmosfera terrestre, come non è escluso un detrito spaziale , tra i tanti che ruotano attorno alla terra e che proprio la Astroscale Ltd., la sussidiaria inglese della multinazionale giapponese Astroscale Holdings Inc, in consorzio con la startup svizzera CleanSpace, ha ricevuto un finanziamento di 700.000 sterline (circa 828.000 euro) dall’agenzia spaziale inglese per lo studio di una missione volta a rimuovere due veicoli spaziali dall’orbita terrestre bassa entro il 2025. L’annuncio è stato fatto il 26 ottobre 2021 dall’agenzia spaziale inglese durante il settantaduesimo International Astronautical Congress (Iac) tenutosi a Dubai. Lo studio di fattibilità dovrà essere consegnato entro la fine di marzo 2022″.
Nell’ambito dell’Active Debris Removal Phase 0-A Feasibility Study, Astroscale e Clear Space sono incaricate di studiare la modalità più consona per deorbitare due satelliti dismessi, progettati a loro tempo senza pensare alla loro rimozione dall’orbita.
“Da qualche anno – aggiunge – ci si interroga sui processi tecnici e legislativi da mettere in campo per mitigare la problematica dei detriti spaziali, la congestione orbitale generata da satelliti in disuso o guasti e dai detriti perlopiù metallici che popolano l’orbita terrestre. Secondo le stime dell’agenzia spaziale britannica, attualmente sono circa 900.000 i detriti spaziali in orbita, le cui dimensioni vanno da quelle di vecchi satelliti in disuso a quelle dei materiali rilasciati dagli astronauti, per non parlare dei detriti più piccoli, che diventano veri e propri proiettili orbitali”.
“Non si esclude – conclude – un pannello solare, un’antenna o in propulsore laterale di un razzo vettore”.
Maggioni ricorda che il 5 settembre 2022 dalle cam di monitoraggio dell’associazione venne ripreso il passaggio del Falcon 9 di Space X su Savona e su Laigueglia ripreso da Sebastiano Spagnolo . Per noi non sono tre le opzioni papabili tra una micro meteora che si è frantumata o un detrito spaziale o il il L-Sa4 della Cina