Lo zio di Kata all’interrogatorio: “Non c’entro niente con la scomparsa”

Il legale chiederà l'attenuazione della misura cautelare

Silenzio assoluto, un no coment totale da parte dello zio Abel sulla scomparsa della nipote Kata, oggi durante l’interrogatorio in carcere, assieme altri tre peruviani finiti in cella con lui, sabato scorso, accusati per il racket degli affitti all’ex hotel Astor, di estorsione e tentato omicidio. Reati, questi a cui hanno risposto respingendo al mittente le accuse.

Kata, interrogati in carcere lo zio e i tre complici: cosa hanno detto al gip?

Può darsi che i miei assistiti chiedano di essere sentiti di nuovo dal pm, perché vogliono essere molto chiari su quello che è successo il giorno della sparizione della bimba –  ha spiegato il legale Elisa Baldocci uscendo da Sollicciano -. Lo zio è certo del fatto di non essere coinvolto, Kata gli manca ed è un pensiero costante anche in questo momento. Oggi hanno dato la loro versione dei fatti e sulle accuse di violenza, in particolare riguardo all’episodio dell’occupante caduto dall’edificio: la loro versione ovviamente discorda da quella data dall’ecuadoregno”. 

Intanto la difesa chiederà l’attenuazione della misura cautelare in carcere.

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