Lo zio di Kata e tre connazionali arrestati per tentato omicidio

La mamma e il babbo della bimba scomparsa perquisiti
La squadra mobile di Firenze ha arrestato Angenis Abel Alvarez Vasquez, lo zio di Kata, la bimba peruviana scomparsa ormai da quasi due mesi dall’ex hotel Astor, e tre uomini peruviani,accusati di essere i responsabili del raid punitivo contro due abitanti che si sarebbero rifiutati di pagare le camere.
Su disposizione della Dda di Firenze, questa mattina, la Polizia di Stato ha dato esecuzione a quattro misure di custodia cautelare, firmate dal gip,nei confronti dei 4 peruviani coinvolti nel “racket delle camere”.
Contemporaneamente i carabinieri hanno perquisito i familiari della bambina, inclusi la mamma e il padre che non sono indagati: si tratta, si spiega, di una “perquisizione conto terzi”.
La procura, per i 4 arrestati, ipotizza i reati di tentato omicidio, lesioni, tentata estorsione ed estorsione. Nello specifico, i quattro indagati, avrebbero attuato un primo pestaggio con mazza da baseball, minacciando di morte una coppia di connazionali dove non avessero lasciato la stanza che stavano occupando. Dopo essersi allontanati per qualche istante, gli aggressori avrebbero poi proseguito le violenze nei confronti di altri occupanti di una stanza vicina per poi tornare incappucciati nella stanza della coppia “dirigendosi minacciosamente verso la vittima designata”, che per timore di essere uccisa si era appesa con la mani al davanzale della finestraed era poi caduta. Ogni camera, secondo gli investigatori, costava da 600 a 700 euro.
Il racket delle stanze, come noto, è una delle piste seguite dai magistrati della procura di Firenze nell’ambito dell’indagine sulla sparizione della bambina, “inghiottita” nel nulla nel primo pomeriggio dei sabato 5 giugno, dopo che la mamma era tornata dal lavoro e non l’aveva più trovata.
Le attività di oggi, 5 agosto, rientrano nell’ambito dell’inchiesta finalizzata a trovare la bambina scomparsa, seguita, questa, dai Carabinieri.