
I due colpi messi a segno a marzo a Livorno
E’ stato identificato dai Carabinieri un 17enne il presunto autore di due rapine, avvenute a marzo scorso, a Livorno, una ai danni di un anziano e l’altra ai danni di un 13enne. Si tratta di un 17enne, attualmente detenuto per altri motivi.
Il 13 marzo, nei pressi della fermata dell’autobus in via Gobetti, un anziano 75enne, mentre era in procinto di rientrare a casa, fu aggredito violentemente da un giovane il quale, dopo una breve colluttazione, lo aveva spinto a terra e sottratto la borsa contente, tra le altre cose, uno smartphone. L’anziano, recatosi al pronto soccorso, riportò 3 giorni di prognosi per “politrauma contusivo” per poi presentarsi in caserma per formalizzare la denuncia.
La serata successiva, quella del 14 marzo,una pattuglia dell’Arma fu chiamata ad intervenire sempre nel quartiere Corea per una rapina ai danni di un tredicenne il quale, sceso in strada per far passeggiare il suo cane, era stato avvicinato da un giovane con il pretesto di richiedere informazioni ma, una volta avvicinatosi, lo aveva aggredito intimandogli di consegnargli lo smartphone. La giovanissima vittima aveva tentato di opporsi e di allontanarsi ma il rapinatore era riuscito a raggiungerla e ad appropriarsi del cellullare. Non contento, dietro la minaccia di un coltello, gli aveva intimato di dargli il codice di sblocco. Al rifiuto del minore, lo aveva ferito all’avambraccio, dandosi poi alla fuga a piedi.
Le indagini erano partite dalla descrizione del rapinatore fornita dalle vittime. I carabinieri, sulla base degli accertamenti sui cellulari sottratti e sulle immagini degli impianti di videosorveglianza della zona, sono giunti ad una probabile identificazione del responsabile. I militari sono riusciti anche rintracciare anche il telefono cellullare sottratto all’anziano, nel frattempo acquistato da un livornese ignaro della sua illecita provenienza; la refurtiva è stata quindi recuperata e restituita al legittimo proprietario.
La Procura per i Minorenni ha richiesto il rinvio a giudizio per il presunto giovane rapinatore.