L'indagine finanziaria |
Cronaca
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Violazioni anti riciclaggio e concorrenza sleale: due commercialisti e un money transfer nei guai

25 luglio 2023 | 07:45
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Violazioni anti riciclaggio e concorrenza sleale: due commercialisti e un money transfer nei guai

Sanzioni per 80mila euro

Contrasto alle violazioni antiriciclaggio ed alla concorrenza sleale: irregolarità per 2 commercialisti, un consulente del lavoro e diversi money-transfer. Sanzioni complessive per oltre 80.000 euro.

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Livorno  ha svolto molteplici attività nei confronti di soggetti sottoposti all’osservanza degli obblighi antiriciclaggio, la cui pianificazione è stata orientata dalle analisi di contesto e risk analysis, anche avuto riguardo ai fenomeni di criminalità economico-finanziaria più diffusi in alcuni settori dell’economia. Le attività svolte hanno interessato professionisti e attività legate all’intermediazione finanziaria; in dettaglio, gli approfondimenti sono stati condotti nei confronti di due commercialisti, un consulente del lavoro, tre money-transfer e loro clienti. Attenzionate anche le consistenti movimentazioni finanziarie (pure con l’estero) di una coppia di coniugi imprenditori.

Per i professionisti giuridico-contabili è emerso come, da accertamenti pregressi di polizia, avessero posto in essere condotte idonee a pregiudicare la completa efficacia del presidio antiriciclaggio. In particolare i finanzieri hanno rilevato come i professionisti non abbiano adempiuto alle prescrizioni legislative afferenti l’adeguata verifica e identificazione della clientela, nonché la corretta conservazione dei relativi dati/documenti; peraltro, i loro “clienti” sono stati tutti coinvolti in reati economico-finanziari, emergendo delle evidenze connesse proprio alla responsabilità professionale circa la totale mancanza ed inoltro di cd. “segnalazioni sospette” agli Enti ed organi competenti. L’accurata identificazione della clientela e la segnalazione delle operazioni sospette sono presidi fondamentali per combattere il riciclaggio di “denaro sporco”, come anche il finanziamento del terrorismo; si tratta di obblighi correlati proprio alle situazioni anomale riscontrabili dal professionista al momento dell’instaurazione del rapporto di lavoro/finanziario, ovvero nel loro prosieguo. Le violazioni del caso sono punite amministrativamente in maniera consistente, con sanzioni da 30.000 euro a 300.000 euro. Per uno dei due  professionisti, il competente Ufficio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha già decretato una sanzione amministrativa di ben 70mila euro.

Le Fiamme Gialle hanno altresì ispezionato diversi money-transfer, constatando molteplici violazioni alla normativa sul trasferimento di contante all’estero realizzate sia dai clienti di queste attività, che dai titolari. Il competente ufficio della Ragioneria Territoriale dello Stato ha già emesso ben 10 decreti sanzionatori per oltre 12.000 euro.