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Cronaca
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Cani “prigionieri” sul terrazzo sotto il sole, denunciato dalla polizia municipale

25 luglio 2023 | 15:15
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Cani “prigionieri” sul terrazzo sotto il sole, denunciato dalla polizia municipale

Il proprietario della casa rischia una multa fino a diecimila euro e l’arresto di un anno

Teneva due cani su un piccolo terrazzo assolato al quinto piano e adesso rischia una multa fino a 10mila euro e l’arresto di un anno. Protagonista un 45enne che aveva in temporaneamente in affido gli animali.

L’intervento della polizia municipale insieme agli operatori dell’Enpa è arrivato dopo alcune segnalazioni, corredate da foto e dei video che mostravano le precarie condizioni igieniche dello spazio dove i due cani, tra cui un pit bull, dovevano convivere e che li portava ad abbaiare e guaire per chiedere aiuto. Gli agenti si sono messi subito al lavoro per verificare le testimonianze. E i riscontri hanno accertato il concreto stato di sofferenza dei cani che, specie nelle ore più calde, cercavano rifugio sotto un piccolo tavolo o sotto una tenda che però non mitigavano il calore. Gli agenti hanno ripetuto più volte le verifiche, poi è scattato l’intervento, nella zona di Novoli.

Alla porta ha aperto una 61enne di origine brasiliana che si trovava temporaneamente nella casa. La donna, che ha espresso agli agenti la preoccupazione per i cani, ha riferito che gli animali erano di proprietà di un uomo che abitava nell’appartamento. Il personale dell’Enpa ha prestato le prime cure agli animali, risultati in precarie condizioni di salute, mentre gli agenti hanno rintracciato e contattato il padrone di casa un italiano di 45 anni, invitandolo a raggiungere l’appartamento. L’uomo ha dichiarato di non essere il proprietario dei cani ma di averli temporaneamente in affido. Grazie al microchip, i due animali sono stati riaffidati al legittimo proprietario solo dopo che sono state verificate che avesse i requisiti necessari per prendersene cura come dovuto. Il 45enne, noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato per aver detenuto animali in condizioni incompatibili con la loro natura. Rischia fino a 10mila euro di ammenda e l’arresto fino ad un anno.