Travolto in scooter da un autocarro: l’assicurazione versa 150mila euro per i danni

Al giovane un referto di 175 giorni di prognosi: ha perso parte della capacità uditiva
Stava rientrando a casa intorno alle 13 di un giorno di aprile di 10 anni fa, a bordo del suo scooter, dopo aver finito un turno di lavoro quando sull’Aurelia, direzione Viareggio, all’altezza di Querceta, ad un incrocio era stato investito da un motocarro che si era immesso sulla via principale senza rispettare i segnali di precedenza. A causa del violento urto era stato sbalzato dalla sella del suo scooter rovinando a terra.
Il caso ha evitato il peggio ma al ragazzo per le ferite e le lesioni riportate verranno infine diagnosticati ben 175 giorni totali di prognosi e di malattia. E anche successivamente è stato costretto a ricorrere a terapie di vario genere per rimettersi in sesto. La corte d’Appello di Firenze, riformando parzialmente la sentenza del tribunale di Lucca, ha sentenziato che l’assicurazione del motocarro gli doveva tra danni e interessi circa 150mila euro che sono stati interamente versati tra il primo e secondo grado di giudizio. La società assicurativa è stata condannata anche a circa 23mila euro di spese legali e di giudizio.
In particolare, emergeva nel procedimento giudiziario avviato dopo il fallimento delle trattative stragiudiziali che a seguito dell’incidente il giovane aveva riportato gravissime lesioni tra cui “trauma mandibolare, frattura vertebrale e focolai lacero-contusivi bilaterali del lobo polmonare sinistro, con conseguente sviluppo di postumi di natura fisica, sindrome algico-deficitaria all’articolazione cervico-dorsale, sindrome algico-deficitaria all’articolazione mandibola lato destro, sindrome da deficit olfattivo, sindrome ansioso depressivo, una lunga e dolorosa convalescenza unitamente al danno estetico con sviluppo di patologie di natura psichica e postumi di natura psichica derivanti dalla lunga e dolorosa convalescenza unitamente al danno estetico”.
Mandibola rotta, quindi, vertebre fratturate e una lesione all’orecchio per cui il ragazzo ha perso parte della capacità uditiva, stando al resoconto processuale della sentenza del 18 luglio scorso a firma dei giudici fiorentini, Mori, Caporali e Mazzarelli. Concludono i giudici di secondo grado: “In ragione della gravità del quadro sintomatico così descritto, con prognosi stimata in una invalidità temporanea da stabilirsi in 175 giorni di malattia, di cui 90 al 100% per essere caratterizzati da riposo assoluto e busto ortopedico, 40 giorni al 75%, 30 giorni al 50% e 15 giorni al 25%, con danno biologico pari al 29%”.
Queste le decisioni dei giudici nei due processi di merito che sono definitive a meno di ricorsi in Cassazione per questioni di legittimità.