Spaccate in serie a Viareggio, in manette la ‘banda del tombino’

Conclude le indagini a due versiliesi di 36 e 43 anni sono stati attribuiti almeno tre dei colpi di maggio: in carcere
Chiuse le indagini, due in carcere per i furti con spaccata in serie a farmacie e altri negozi.
La polizia ha arrestato questa mattina (18 luglio) in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Lucca i due componenti della cosiddetta “banda del tombino”.
Si tratta di due versiliesi: S.G. 36enne di Pietrasanta e R.A. 43enne di Viareggio. I due erano già stati arrestati a suo tempo in flagranza di reato dopo l’ultimo colpo messo a segno, a seguito del quale, erano scattate le indagini utili a dimostrare che proprio la tecnica adoperata fosse la “firma” del sodalizio criminale. Le indagini si sono avvalse delle preziose tecniche della polizia scientifica del Ccmmissariato attraverso le quali è stato possibile confermare la presenza dei due personaggi sui luoghi ove erano accaduti i delitti e, al termine della complessa ricostruzione di tutti gli episodi, il commissariato potuto riferire con puntualità gli esiti alla procura che ha immediatamente inoltrato la richiesta di arresto al Gip del tribunale di Lucca sulla scorta delle prove reperite.
La coppia di pregiudicati aveva adottato il particolare modus operandi che gli era valso anche l’appellativo di “banda del tombino” proprio perché utilizzavano le coperture in ghisa dei tombini stradali per sfondare le vetrate degli esercizi commerciali presi di mira per poi rubare all’interno, procurando danni in qualche caso anche maggiori rispetto al valore della merce razziata.
I furti a loro attribuiti sono quelli messi a segno alla farmacia Canali nella notte del 6 maggio, alla farmacia Farmaè di Via Aurelia Nord nella notte del 26 maggio e, nella stessa notte, alla macelleria etnica sita in via Puccini a Viareggio.
I due nella mattinata sono stati rintracciati ed arrestati dagli agenti del commissariato, in forza all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip, che li hanno condotti in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.