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Cronaca
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La Toscana piange il partigiano Marco

18 luglio 2023 | 15:45
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La Toscana piange il partigiano Marco
Foto da Facebook

Scomparso a 99 anni Leandro Agresti, tra i protagonisti della Resistenza fiorentina

È morto questa notte a 99 anni Leandro Agresti, nome di battaglia Marco, uno dei primi partigiani a salire a Monte Morello e uno degli ultimi appartenenti alla Resistenza fiorentina ancora in vita.

Questo il ricordo dell’Anpi Firenze: “Caro Leandro, come sai bene a noi non piace la metafora del passaggio di testimone. Perché in quell’immagine c’è qualcuno che arriva fino ad un certo punto e da lì qualcun altro riparte. Noi invece abbiamo camminato insieme e per molto, molto tempo. Abbiamo imparato gli uni dagli altri, anche se abbiamo imparato più noi da te che tu da noi siamo però stati insieme, non uno dopo l’altro: è questo che è davvero importante. Ci sono tempi migliori e tempi più faticosi, ma ogni tempo ha la sua difficoltà. Nelle risorse per affrontare presente e futuro abbiamo quello che serve, fra queste risorse ci sono anche le tue parole e la tua memoria. Se siamo quello che siamo lo dobbiamo a te alla tua capacità di amare senza chiedere nulla, alla tua sensibilità ad accogliere senza limiti”.

Unanime il cordoglio delle istituzioni. “Oggi se ne va uno dei protagonisti della Liberazione di Firenze e della costruzione di una cultura democratica diffusa nella nostra terra – sottolinea il presidente della Regione Eugenio Giani – È una perdita molto pesante, che rende ancora più importante il lavoro e l’opera di trasmissione alle giovani generazioni della storia e del significato della Resistenza, dell’antifascismo, della democrazia”.

“Conoscevo bene Leandro, il partigiano ‘Marco’ come si faceva chiamare – racconta il sindaco di Firenze Dario Nardella – Avevamo fatto insieme molti incontri nelle scuole per parlare della lotta della Resistenza e della Liberazione della nostra città. Un uomo di profondi valori democratici, con lo sguardo sempre rivolto ai giovani e al futuro. Nostro compito adesso – conclude – è di portare avanti i suoi ideali di libertà e democrazia perché nessuno dimentichi mai e perché fatti tanto terribili non si ripetano”. Cordoglio anche dalle amministrazioni comunali di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, oltre che dalla Cgil.