Griglia mal posizionata provoca allagamenti, consorzio condannato a risarcire il proprietario di un terreno

Il tribunale delle acque ha quantificato in 14mila euro i danni da pagare ai proprietari
Il consorzio di bonifica è stato condannato a pagare 14mila euro di danni ai proprietari di un terreno di Lammari per un griglia applicata a una canaletta di scolo che aveva provocato allagamenti.
Così ha deciso il tribunale regionale delle acque pubbliche di Firenze che con la sentenza di ieri ha accolto le istanze dei proprietari terrieri. Il consorzio dovrà pagarne 10mila mentre 4mila saranno pagati dall’assicurazione. I giudici si sono riservati di quantificare le spese legali e di ctu (perizia) con un prossimo provvedimento ad hoc.
I proprietari avevano chiesto che fosse accertata la responsabilità, quale custode della canaletta situata nel territorio del comune di Capannori, frazione di Lammari, e della griglia ferma detriti, “da lei imprudentemente installata su tale canaletta presso il ponte della strada poderale, nell’estate 2016”. Griglia che, stando al resoconto processuale, per effetto dell’occlusione creata dai detriti, aveva ridotto la sezione di flusso delle acque, provocando allagamenti dei terreni attigui, di cui i ricorrenti erano proprietari o affittuari, causando, in particolare a seguito dell’allagamento del novembre del 2016, danni alle loro coltivazioni per i quali chiedevano il consorzio fosse condannato al risarcimento.
Si legge in sentenza: “Più specificamente, i proprietari esponevano che: mai prima dell’apposizione della griglia si erano verificati allagamenti, ed essi fin dalla sua installazione avevano manifestato al Consorzio la loro contrarietà e la preoccupazione che si creasse un’ostruzione con sversamento nei campi limitrofi; in assenza di una corretta manutenzione da parte del consorzio, essi avevano dovuto provvedere più volte all’asportazione dei detriti, trasportati dalla corrente e bloccati dalla griglia”. Il consorzio si era difesa affermando che gli allagamenti erano dovuti a eccezionali precipitazioni di quei giorni ma i giudici hanno sconfessato in sentenza tale ricostruzione.
Concludono infatti i giudici fiorentini: “Si ritiene pertanto che le cause dell’allagamento non siano dovute alla natura eccezionale dell’evento meteorico bensì al funzionamento improprio della griglia fermadetriti e del canale irriguo che, segnatamente, costituiscono pertanto l’efficienza causale dell’allagamento. Se la griglia fosse stata mantenuta in esercizio in modo efficiente i danni lamentati da parte attorea non si sarebbero verificati o, verosimilmente, sarebbero stati di entità inferiore a quelli lamentati”.
Queste le decisioni del tribunale fiorentino.