“Infermiera colpita al volto, l’attesa non c’entra niente”

L’Asl: “Paziente gestito in modo appropriato e con tempistica efficace”

Nessuna aggressione dovuta all’attesa. L’Asl Toscana centro smentisce la versione sull’infermiera colpita al volto sabato scorso da un paziente, rivendicando la correttezza del proprio operato.

“L’uomo si è presentato in Pronto Soccorso con codice 2 per dispnea (difficoltà a respirare). Dopo gli accertamenti necessari, tempestivamente è stato ricoverato in Medicina. Considerato la complessità clinico-assistenziale del paziente è stato reso disponibile in modo efficiente un posto letto in un setting dell’ospedale a maggior carico assistenziale. Il paziente quindi è stato gestito in modo appropriato e con una tempistica efficace”.

“Il paziente prima del ricovero in reparto si trovava in stato di carbonarcosi, cioè presentava livelli di C02 molto elevati tali da causare sopore e un diminuito livello di coscienza. In Dea è stato quindi sottoposto a ventilazione assistita. Al risveglio – prosegue la nota – normalizzata la respirazione ma ancora sotto l’effetto dell’ipossigenazione, ha avuto una reazione smodata e con un colpo violento, ha colpito al volto un’operatrice sanitaria che in quel momento si era avvicinata al letto per prestargli la necessaria assistenza”.

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