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Cronaca
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Branco di lupi vicino alle case alla Serra: ritorna l’allarme a San Miniato

8 luglio 2023 | 16:45
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Il segretario della Federcaccia locale, Piero Taddeini: “Inascoltati gli appelli al Comune, il problema e il pericolo per animali da cortile e persone sono concreti”

Ancora lupi vicino alle case segnalati dai residenti. L’episodio di questa mattina è nella zona della Serra di San Miniato, dietro il ristorante Genovini. Ad essere avvistato, e filmato, un branco di 4 lupi, uno dei quali con in bocca un papero, che a loro volta inseguivano un gruppetto di cinghiali.

A commentare l’episodio Piero Taddeini, segretario della Federcaccia di San Miniato: “Ormai la presenza di questi esemplari è una costante del nostro territorio. Si è notato, peraltro, un drastico calo di caprioli e di cinghiali, che sono le loro prede preferite. Ora si stanno minacciosamente avvicinando sempre di più ai centri abitati dove è più facile reperire cibo“.

“Dopo l’avvistamento il branco si è poi inoltrato nei boschi in località La Pietreta, sempre alla Serra. Come cacciatori di San Miniato abbiamo in varie occasioni sollecitato il sindaco ad attivarsi per monitorare e prevenire probabili situazioni di pericolo .Le nostre richieste sono andate perse e sono state liquidate con l’affermazione che non sarebbe un problema del Comune”.

“Se fossero lupi – spiega ancora Taddeini – sarebbero soggetti protetti dalla legge 157/92 ma è più probabile che siano soggetti ibridi e quindi assimilabili a cani abbandonati e quindi rientrano nelle competenze comunali. Il problema potrebbe essere risolto catturando un esemplare e facendo l’esame del Dna. Nel frattempo il pericolo persiste ed il rischio di predazione su animali da cortile aumenta, come aumenta il rischio dei frequentatori dei boschi che spesso sono accompagnati dai loro fedeli amici a 4 zampe. Per non parlare dei potenziali rischi per i tartufai, sempre più soggetti ad incontri ravvicinati”.

“Le leggende metropolitane del fatto che il lupo non attacca l’uomo – conclude il rappresentante dei cacciatori sanminiatesi –  le farei raccontare a coloro che ci credono, dopo un incontro con questi esemplari. Noi cacciatori, alla mala parata, abbiamo strumenti dissuasori che ci consentono una certa tranquillità ma i nostri ausiliari spesso vengono attaccati in bosco. Insomma il problema ed il pericolo sono concreti, ma l’organo che dovrebbe tutelarci è assente. Anzi in più occasioni ha sdrammatizzato la situazione”: