32 morti |
Cronaca
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23,50 di 14 anni fa: il ricordo della strage di Viareggio

29 giugno 2023 | 08:30
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23,50 di 14 anni fa: il ricordo della strage di Viareggio

Fu una notte spaventosa

23, 50 del 29 giugno di 14 anni fa. Un boato, poi altri colpi.

In camicia da notte aprii la porta, mi affacciai e vidi il cielo arancione. Mi precipitai a vestirmi, presi cellulare e macchina fotografica, scesi, presi l’auto e appena fatti 200 metri, difronte alla caserma dei pompieri, vidi le lingue di fuoco più alte dei palazzi a Largo Risorgimento. Imboccata la via Aurelia, vidi l’inferno: le case della vicina via Ponchielli, che costeggia la ferrovia, dilaniate dalle fiamme e persone che fuggivano, corpi anneriti, alcuni ormai morti adagiati sull’asfalto.

Chiamai il giornale, sembravo impazzita: “E’ una ecatombe”, dissi, pensando sul momento a un attentato alla Stazione di Viareggio, apprendendo poi col passare dei minuti che un treno merci carico di gpl era deragliato dai binari, e aveva fatto esplodere un intero quartiere, oltre alla sede della Croce Verde, dove andarono distrutte tutte le ambulanze.

I pompieri, gli angeli del fuoco, furono i primi ad arrivare, non solo dal distaccamento viareggino ma da tutta la Toscana. Sfidando il fuoco, salvarono molti innocenti.

Ma fu una notte di strazio, con i primi morti, tra cui 3 bimbi, Lorenzo e Luca Piagentini (2 e 5 anni) e Iman Ayad (3 anni) e tantissimi feriti (molti dei quali morirono tra sofferenze atroci nei giorni a seguire per le ustioni riportate).

Scrissi piangendo, con l’odore di bruciato nel cuore e con le grida disperate dei sopravvissuti nelle orecchie.

A distanza di 14 anni un commosso ricordo di 32 vittime, e la vicinanza a chi in quella notte tragica perse chi amava.