Gara deserta per il Franchi e il Comune fa ricorso contro lo Stato

Palazzo Vecchio si rivolgerà al Tar con richiesta dei danni oltre al ripristino del finanziamento

Altro giro altro ricorso per lo stadio Franchi di Firenze.  Questa volta a rivolgersi al Tar non sarà però la Fondazione Nervi, bensì Palazzo Vecchio. Ricorso contro lo Stato con richiesta dei danni oltre al ripristino del finanziamento da 55 milioni che era stato accordato formalmente nell’ambito dei Piani Urbani Integrati.

Una revoca, fa sapere l’amministrazione Nardella in una nota, su cui “né la Commissione europea né il Governo hanno fornito motivazioni formali e indicazioni circostanziate e non c’è stata risposta alla procedura di accesso agli atti attivata dal Comune”.

Un annuncio che arriva alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte nell’ambito della procedura ristretta per appalto integrato per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori allo stadio, oggi alle 13.

Di offerte però neanche l’ombra. “La gara deserta era una delle opzioni che il Comune aveva considerato e alla quale l’amministrazione era preparata. Quindi si va avanti con una diversa procedura senza perdere tempo. La nuova road map prevede appalto di lavori su progetto esecutivo”. Con la procedura ristretta i progettisti della ditta vincitrice avrebbero dovuto fare in tre mesi dalla aggiudicazione (prevista il 30 luglio) il progetto esecutivo, e quindi entro il 30 ottobre, per iniziare i lavori a fine dicembre. Con la nuova procedura il Comune incaricherà Arup di redigere la progettazione in minor tempo per poi effettuare una nuova gara sulla base del progetto esecutivo, da chiudere entro il 15 novembre e fissare l’inizio lavori a fine dicembre.

Nel frattempo il Comune prosegue anche con il progetto per lo stadio provvisorio al Padovani: l’intervento sarà inserito in bilancio con gli equilibri a luglio e quindi si procederà con appalto integrato su progetto di fattibilità, con prefattibilità a ottobre.