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Parcelle non pagate, avvocato vince la causa

21 giugno 2023 | 18:15
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Parcelle non pagate, avvocato vince la causa

Società di vigilanza condannata: dovrà pagare al legale 25mila euro

Ben 102 pratiche mai pagate all’avvocato di Pistoia, società di vigilanza (Il Globo srl) con diverse sedi operative tra le quali anche Lucca, condannata dal tribunale a pagare circa 25mila euro al legale più metà delle spese.

Questo perché anche il legale dovrà restituire circa 3mila euro alla società per una serie di calcoli che il tribunale di Pistoia ha effettuato su tutte le pratiche al centro del contenzioso giudiziario terminato ieri con la sentenza a firma del giudice Nicola Latour del tribunale pistoiese. La società di vigilanza aveva impugnato il decreto ingiuntivo che aveva ottenuto il legale per 34mila euro affermando che nulla era dovuto e anzi aveva a sua volta chiesto indietro alcune somme e aveva chiamato in causa la propria compagnia assicurativa per l’eventuale pagamento in caso di sconfitta.

Ma il giudice ha estromesso dal pagamento l’assicurazione e ha condannato la compagnia di vigilanza a pagare il legale per le pratiche svolte solo per una cifra differente da quella del decreto ingiuntivo.

Tra il lavoro svolto dall’avvocato c’erano anche parcelle relative a cause per alcuni procedimenti che si erano svolti al tribunale di Lucca. Si legge in sentenza: “Ciò premesso, si passa ad esaminare singolarmente le pratiche per le quali è richiesto il compenso” e di seguito sono state analizzate tutte e 102 le singole voci alla base del decreto ingiuntivo“. Prosegue la sentenza: “Pertanto, l’opposizione deve essere parzialmente accolta, con conseguente revoca del decreto ingiuntivo.  Parte opponente deve, altresì, essere condannata al pagamento della somma di euro 25716,50 per compensi professionali”. La società di vigilanza aveva anche chiesto ben 75mila euro di risarcimento danni all’ex legale ma per il tribunale “nel caso di specie, si ritiene che l’opponente non abbia fornito la prova del danno patito, quantificato in 75mila euro oltre a non aver fornito prova dell’asserito nesso di causalità con le condotte del legale”.

Queste le decisioni di primo grado di questo singolare contenzioso.