
Il Sappe: “Episodi quotidiani, serve il taser per la polizia penitenziaria”
Dopo il caso di Porto Azzurro, nuova aggressione nei confronti di un agente di polizia penitenziaria, questa volta nel carcere di Sollicciano.
Secondo quanto riferito dal Sappe un detenuto di origine maghrebine definito” ben noto alle cronache interne” avrebbe prima insultato il poliziotto per poi sputargli e infine assestando un calcio a una gamba procurandogli cinque giorni di prognosi. “Solo grazie al provvidenziale aiuto dei collegi l’agente di sezione è riuscito a lasciare il Reparto per potersi recare al locale nosocomio cittadino per le dovute cure”, denuncia Francesco Oliviero, segretario regionale del Sappe. “Non passa giorno dove i poliziotti in servizio nel distretto Toscana-Umbria non siano vittime di episodi violenti da parte dei ristretti. Tutto ciò è sconcertante, soprattutto per l’inerzia e la mancanza di provvedimenti da parte degli organi preposti dell’amministrazione penitenziaria. Non sono più rinviabili azioni risolutive che pongano fine a tali azioni violente. Quanto può resistere ancora il personale della Casa Circondariale di Sollicciano, in emergenza ormai ogni giorno?”
E il segretario generale Donato Capece chiede da un lato “l’immediata applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi”, dall’altro di “dotare al più presto la polizia penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato”.