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Cronaca
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È morto a 86 anni Silvio Berlusconi

12 giugno 2023 | 11:00
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È morto a 86 anni Silvio Berlusconi

Era ricoverato, nuovamente, da venerdì scorso al San Raffaele. Tutti i familiari all’ospedale romano

Lutto nel mondo della politica per la morte di Silvio Berlusconi, all’età di 86 anni. Era ricoverato da qualche giorno, nuovamente, alla clinica San Raffaele.

Il fratello Paolo e i figli Eleonora, Barbara, Marina e Pier Silvio sono all’ospedale dove l’ex premier e leader di FI è deceduto questa mattina (12 giugno). Tutti erano arrivati nel giro di pochi minuti.

L’ex premier era entrato nella struttura venerdì scorso per essere sottoposto ad “accertamenti programmati” legati alla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffre da tempo.

Imprenditore e uomo politico italiano. Ha iniziato la sua attività a partire dagli anni Sessanta nel settore immobiliare e negli anni Ottanta nel settore dei media (televisione ed editoria), entrò in politica nel 1994, dando vita al movimento Forza Italia che, in un’alleanza di centrodestra, vinse le elezioni portandolo al governo.

Perse le successive consultazioni nel 1996 ma vinse quelle del 2001 con una nuova coalizione, la Casa delle libertà, e fu presidente del consiglio del governo durato più a lungo nella storia della repubblica, perdendo poi per pochi voti le elezioni del 2006. Dal 2008 è stato nuovamente presidente del Consiglio, incarico da cui si è dimesso nel 2011, dal 2009 al 2013 è stato presidente del partito da lui fondato, il Popolo della libertà e nello stesso anno ha ridato vita al movimento politico Forza Italia, di cui è rimasto presidente fino alla morte.

Fra i primi a commentare la notizia Massimo Mallegni, già coordinatore regionale azzurro e senatore nella scorsa legislatura: “Caro presidente, oggi perdo un amico, un padre, una guida. In tutti questi anni, dal settembre 1993, mi hai innanzitutto permesso di pensare e dire sempre ciò che avevo in mente. Mi hai permesso di occuparmi attivamente di politica e diventare un dirigente nazionale del nostro movimento politico. Con il tuo sostegno mi hai permesso di guidare per molti anni la mia città e nel 2018 il grande onore di rappresentare la mia gente in Senato. Non dimenticherò mai le nostre lunghe chiacchierate, le tue telefonate agli orari più incredibili sempre con la tua gentilezza e rispetto. Mi hai insegnato tanto e non sempre ho imparato tutto ma sicuramente ci ho provato. Abbiamo avuto, come tutti gli amici, anche opinioni diverse ma ci siamo sempre detti tutto nel migliore dei modi. Oggi ci lasci e per me è un grande vuoto, sei stato un punto di riferimento e sempre lo sarai. Ciao amico mio, ciao grande presidente. Il tuo devoto amico Massimo”.

Poi il cordoglio del sindaco di Pietrasanta Stefano Giovannetti: “Ci lascia oggi un precursore geniale dell’imprenditoria moderna in tanti settori, dall’edilizia allo sport fino all’informazione. E un fine politico che, partendo da un sogno, ha partecipato sempre da protagonista agli ultimi trent’anni di storia del nostro Paese e non solo .Mi unisco al dolore dei familiari di Silvio Berlusconi, di tutti i suoi cari e degli amici di Forza Italia, un movimento al quale io stesso ho aderito da convinto sostenitore dei valori della famiglia, del lavoro, dello sviluppo economico e della solidarietà che Berlusconi ha sempre promosso, attraverso una passione genuina per la libertà. Il nostro primo incontro risale al 2015, l’ultimo è di circa un anno fa, alla convention di Forza Italia a Napoli: in ogni occasione ho trovato una persona disponibile e alla mano, di grande generosità e sempre pronta ad ascoltare, con la stessa attenzione e considerazione, l’amministratore del più piccolo Comune e le più alte personalità internazionali. Come George W. Bush e Vladimir Putin, che seppe riunire nel 2002 a Pratica di Mare suggellando l’intesa con un gesto di grande semplicità ed empatia, il poggiare le sue mani sulle loro. E senza dimenticare il suo grande lavoro di fine diplomazia politica che portò, nel 2011, alla nomina dell’allora governatore di Bankitalia, Mario Draghi, alla guida della Bce”.

Anche il sindaco di Lucca, Mario Pardini, ricorda la figura di Berlusconi, raccontando un aneddoto degli esordi della sua attività politica: “Ricordo ancora il 6 febbraio del 1994. Partii da solo nella notte dalla mia città per recarmi a Roma, in occasione della convention del neonato partito di Forza Italia: ero il primo presidente dei giovani di Lucca. La passione per la politica attiva iniziò proprio con la discesa in campo di Silvio Berlusconi. Poi nello stesso anno ci furono le elezioni amministrative nella mia città, la prima campagna elettorale, che non andò come speravo. Così abbandonai la politica per intraprendere prima una carriera nella finanza a Londra e poi aprire un’azienda di produzione di vino in Argentina. Ebbi la possibilità di rivedere Silvio Berlusconi nel 1997 a Villa Gernetto e poi anni dopo nel corso di una visita ad Arcore, a pochi giorni dalle elezioni che mi hanno visto eleggere sindaco di Lucca. Il giorno della chiusura della campagna elettorale, sia al primo turno che al ballottaggio, portavo una cravatta regalatami dal presidente. Il 27 giugno del 2022, al primo giorno di insediamento, ricordo benissimo la telefonata ricevuta da Silvio Berlusconi per farmi i complimenti della vittoria”.

Lutto anche in Forza Italia Capannori, a nome del coordinatore comunale Daniele Lazzareschi e del capogruppo in consiglio comunale Matteo Scannerini: “L’Italia è il paese che amo. Qui ho le mie radici, le me speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato da mio padre e dalla vita il mio mestiere di imprenditore. Qui ho appreso la passione per la libertà. Da qui è iniziato tutto. Oggi si chiude un’ era. Oggi ci lascia un uomo che ha scritto la storia recente del paese. Un uomo che abbiamo avuto l’onore e il piacere di seguire fino all’ultimo. Abbiamo il dovere, noi amministratori locali, noi quadri del partito, di portare avanti la tua eredità politica e, soprattutto, la tua eredità umana. Perché, prima di tutto, in quello che facevi mettevi il cuore. Questo ti ha portato ad essere ciò che eri. Ad essere unico. Buon viaggio Presidente”.

Cordoglio arriva anche dal mondo dello sport. Ivano Fanini ha scritto una lettera di cordoglio: “Le parole sembrano così impotenti di fronte alla tristezza che sento nel profondo del mio cuore per la tua perdita. Oggi piango non solo la scomparsa di un grande uomo, ma anche di un amico, un idolo e un mentore. La tua presenza nella mia vita ha lasciato un’impronta indelebile, e sarai per sempre nella mia memoria e nel mio cuore. La tua figura incarna l’essenza del coraggio, della tenacia e della passione. Hai dedicato la tua vita all’Italia, lavorando instancabilmente per il bene comune. Grazie alle tue azioni, al tuo impegno e alla tua visione, hai influenzato positivamente il destino della nostra nazione. Hai fatto grandi cose per il nostro Paese e i frutti del tuo lavoro sono evidenti in ogni angolo dell’Italia. Ma voglio ricordarti anche per quegli anni indimenticabili, dal 1996 al 1998, quando la tua generosità e il tuo sostegno si sono estesi anche al mondo dello sport, in particolare alla mia squadra ciclistica Amore & Vita. Insieme, con il messaggio ForzArcore abbiamo vissuto momenti di trionfo, di gioia e di successo. Ricordo con emozione le quattro vittorie di tappa al Giro d’Italia, momenti di pura felicità che rimarranno incisi nella mia mente e nel cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di assistere a quei trionfi insieme a noi. In 37 anni di ciclismo professionistico sei stato il mio più grande sponsor. Hai dimostrato di essere un vero leader, in grado di ispirare e guidare non solo nel campo politico, ma anche nello sport. Hai saputo trasmettere la tua passione, la tua determinazione e il tuo impegno in ogni azione intrapresa. Grazie anche a te, ho imparato il valore dell’impegno, della perseveranza e del sacrificio. Silvio, sarai per sempre una luce brillante nella mia memoria ed in quella della mia famiglia. Il tuo lascito continuerà a ispirare le generazioni future, e la tua presenza rimarrà viva attraverso le tue opere e le tue gesta. La tua perdita è un dolore profondo, ma sono grato per i momenti condivisi e per le lezioni apprese. Riposa in pace, caro amico. La tua vita è stata un dono per tutti noi e il tuo ricordo resterà per sempre, così come i momenti di gioia che abbiamo condiviso insieme. Il tuo spirito vivrà eternamente nella nostra gratitudine e nei nostri cuori”.

Vicinanza e cordoglio alla famiglia, agli amici, agli esponenti di partito che hanno fatto parte del Consiglio regionale e all’attuale capogruppo Marco Stella, è quello che esprime, a nome di tutta l’assemblea legislativa, il presidente Antonio Mazzeo appresa la notizia della scomparsa del fondatore e presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi: “Per tutto quello che ha rappresentato con il suo percorso personale, imprenditoriale, politico e sportivo nella storia del nostro Paese, ha segnato in modo indelebile 30 anni di vita e tutta la generazione nella quale sono cresciuto – commenta Mazzeo -. Berlusconi ha cambiato la politica, rivoluzionando anche il modo di comunicare. Molto spesso non ho condiviso le sue scelte, a volte le ho avversate con forza. Ma ho sempre creduto e continuerò a credere che in politica debbano esistere avversari da sconfiggere attraverso idee migliori, non nemici. Indipendentemente dal giudizio che ognuno di noi ha potuto avere negli anni, la sua morte segna oggi definitivamente la fine di un’era. Alla sua famiglia e alla sua comunità politica va un sentimento sincero di vicinanza e cordoglio”.