
Raggiunto un accordo tra proprietà e comunità islamica
Un mese e poco più di proroga per lo sfratto esecutivo dei locali di Borgo Allegri che ospitano la moschea di Firenze. A breve la comunità islamica fiorentina e la proprietà dell’immobile, il fondo pratese Finvi, sigleranno un accordo per stabilire modalità e tempistiche del rilascio dell’edificio.
Nel frattempo la comunità islamica ha acquistato uno spazio lì vicino in via Martiri del Popolo, appartenente a Intesa San Paolo, dove si trasferirà una volta completati i lavori di ristrutturazione. Si tratta del terzo rinvio dello sfratto, dopo i precedenti del 16 dicembre 2022 e del 27 aprile scorso.
“Ufficialmente ancora non c’è una data certa dell’incontro tra le parti ma di sicuro avverrà entro il 12 luglio, che è la nuova data di accesso esecutivo; entro quella data abbiamo tempo per vederci” il commento di Lorenzo Garofalo, legale della comunità islamica, “Sono stato contattato dopo uno scambio di email dal legale del fondo Finvi e abbiamo valutato finalmente l’opportunità di sedersi a un tavolo per decidere come uscirne, con quali modalità e in che tempi – ha aggiunto Garofalo – La situazione è molto più serena, sono tutti molto più rilassati perché la comunità ha trovato un nuovo luogo, che chiaramente ancora non è agibile; ci sono ancora da fare passaggi burocratici e vari lavori. Però siamo felici al momento di aver trovato una soluzione concreta, nel quartiere che più ci piace, ci rappresenta dove tutti ci vogliono bene: è la soluzione migliore che potevamo auspicare. Fino a quando la struttura acquistata non sarà agibile abbiamo la necessità di continuare con l’esercizio del diritto di culto, questo è quello che chiediamo”.
Sul fronte istituzionale, soddisfatta l’assessora comunale al Welfare Sara Funaro: “Oggi penso ci sia un primo segnale realmente importante, perché è la prima volta da quando è iniziata questa vicenda che c’è stato un rinvio dato e richiesto dalle parti. Per cui è il primo segnale distensivo che noi auspicavamo, come avevamo detto da tantissimo tempo. È chiaro che oggi diventa tutto molti più semplice avendo già un luogo definito, chiaro, che ha bisogno di tempo, ma che è già una soluzione”.