“Le aziende che lavorano pelli o legno producono polveri cancerogene”. La Toscana fa visitare 240 persone

"Per mettere in atto adeguate misure di tutela e protezione e garantire ai lavoratori una sorveglianza sanitaria"

Affermazione choc su uno dei temi più importanti per la popolazione: la salute. “Le aziende che lavorano le pelli o il legno, diffuse in Toscana, producono polveri cancerogene”. La frase è della Regione Toscana, che il 13 maggio scorso ha pubblicato sul suo sito web ufficiale l’annuncio della seconda fase, quella operativa, del progetto iniziato nel 2020 di sorveglianza sanitaria sperimentale su alcuni lavoratori di questi settori.

Per il momento relativamente ai soli tumori naso sinusali. Il progetto, curato da Ispro, riguarda chi è stato esposto a cancerogeni certi per almeno trenta anni e per almeno un anno a polveri di legno e cuoio. Saranno invitati a sottoporsi alla visita 240 persone (134 nell’Asl Toscana Centro, 56 nella Nord Ovest e 50 nella Sud Est). Nel registro toscano dei tumori naso sinusali risultano iscritti, dal 2005 al 2021, 423 pazienti. Parteciperanno al progetto anche le ex Asl che presentano il maggior numero di casi e che già in precedenza sono state coinvolte in progetti di sorveglianza di questo tipo, ovvero Firenze, Empoli, Lucca ed Arezzo. Sarà scelto chi, tra i residenti in Toscana, è stato sottoposto ad esposizione a cancerogeni certi per almeno trenta anni (di cui uno almeno a polveri di legno o cuoio) e che presenta sintomi suggestivi per tumore naso sinusale, come, tra gli altri, ostruzioni prolungate, piccole perdite di sangue da una sola narice che si ripetono nel tempo, dolori facciali, cefalee senza altre diagnosi, rigonfiamenti delle gengive superiori e dolore alle orecchie o a masticare.

Si legge sul sito web della Regione Toscana: “Via libera alla fase due del programma di sorveglianza sanitaria sulle persone esposte a sostanze cancerogene che sono causa di tumori naso sinusali. Il progetto è di Ispro, l’istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica della Regione Toscana, e le prestazioni con cui saranno indagate tra i lavoratori queste patologie saranno gratuite e non graveranno sul fondo sanitario, coperte come per altre malattie professionali dai proventi delle sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro. L’impegno di spesa, per una sperimentazione di trenta mesi, è di 33 mila euro”.

I tumori naso sinusali sono poco noti, ma hanno conseguenze molto invalidanti e possono portare alla morte; se intercettati in tempo sono invece curabili. “Si tratta di un progetto unico a livello nazionale, con esperienze simili solo in Francia – ha sottolineato l’assessore al diritto alla salute della Toscana Simone Bezzini – e l’obiettivo che si pone è individuare note metodologiche per definire l’esposizione, oltre ad approfondire la conoscenza dei fattori di rischio per questo genere di tumori da parte dei lavoratori, così da predisporre campagne di informazione e sensibilizzazione su cancerogeni purtroppo non del tutto conosciuti”. E poi la frase choc che dovrebbe far riflettere e discutere: “Le aziende che lavorano le pelli o il legno, diffuse in Toscana, producono polveri cancerogene: è pertanto importante conoscere i rischi dell’esposizione, per mettere in atto adeguate misure di tutela e protezione e garantire ai lavoratori una sorveglianza sanitaria.

Nel protocollo operativo che accompagna il progetto sono stati definiti strumenti e organizzazione degli ambulatori, con prima visita in quelli di prevenzione e sicurezza sul lavoro delle Asl ed eventuale successivo approfondimento diagnostico nei reparti di otorinolaringoiatra di riferimento per un esame endoscopico con rinofibroscopio”. Partirà stavolta un dibattito politico e sociale sul tema, viste le affermazioni della Regione Toscana?

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Toscana in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.