
Ceccardi:”Siamo in Toscana, non in Corea del Nord”
È incredibilmente diventato un caso politico la cena di fine anno della Scuola secondaria Renato Fucini di Montespertoli alla Festa dell’unità, con tanto di inserimento nel programma.
A contestare la scelta parlando addirittura di “Corea del Nord” è la Lega con l’europarlamentare Susanna Ceccardi: “È vergognoso che una festa di fine anno scolastico venga organizzata all’interno di una festa di partito, con tanto di locandina! Una decisione allucinante: perché gli alunni che non condividono la linea politica della sinistra devono essere costretti ad ascoltare un comizio elettorale? E se qualche genitore non fosse d’accordo con tale scelta, dovrebbe vedersi costretto a casa i propri figli? È urgente che venga fatta chiarezza su questa vicenda. La direzione scolastica ha il dovere di spiegare il perché di questa scelta fuori luogo e, soprattutto, di cambiare immediatamente la location. Siamo stanchi che il Pd toscano strumentalizzi anche le classi dei nostri ragazzi per la sua propaganda. Siamo in Toscana, non in Corea del Nord”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’onorevole Tiziana Nisini e il consigliere regionale Giovanni Galli: “La scelta di proporre e accettare un simile atto di propaganda per fini elettorali, pensando di spostare a sinistra le teste e le coscienze di alunni e genitori, rappresenta un’operazione ignobile per la quale devono scattare sanzioni severe. La scuola è, deve rimanere, un luogo di formazione ed educazione autonomo ed imparziale, non la succursale della Case del Popolo”. Il segretario provinciale della Lega Federico Bussolin e Cecilia Cappelletti, consigliera della Città Metropolitana chiamano in causa Nardella, “la batosta elettorale del Partito Democratico rimediata alle ultime elezioni amministrative non giustifica, in nessun caso, l’utilizzo delle scuole per fare mera propaganda politica elettorale” e annunciano di rivolgersi al prefetto, “anche per chiarire quale ruolo abbia rivestito, nella formazione di tale proposta, la scuola in questione”.
A riportare la vicenda alle giuste dimensioni è lo stesso Comitato dei genitori che, suo malgrado, è costretto a precisare: “La data della festa di fine anno delle classi terze coincide con la Festa de l’Unità ed il Parco Urbano è l’unico spazio pubblico in grado di ospitare un tale evento. Pertanto abbiamo concordato con l’organizzazione di poter usufruire di una zona specifica (la pista di pattinaggio), chiedendo ospitalità, per permettere la convivenza tra i due eventi. La festa delle terze medie non è un evento organizzato direttamente dall’Isituto Comprensivo Don Milani ma dal CdG. All’Istituto Comprensivo Don Milani abbiamo fatto richiesta di poter celebrare i ragazzi diplomandi in questa modalità e l’idea è stata accolta molto positivamente. Con l’organizzazione della Festa de l’Unità abbiamo concordato solo una formula ristorativa per poter essere in grado di fornire il servizio di cena agli studenti, ai loro genitori ed ai docenti per avere un momento conviviale insieme. La festa dei ragazzi prosegue dopocena riservata solo a loro. Abbiamo appreso dagli organizzatori che la scelta di’indicare nella loro locandina-programma anche la festa delle terze medie è dovuta al solo fatto di avvisare gli avventori della Festa de l’Unità che la sera del sabato non c’è alcuna serata danzante aperta al pubblico. Speriamo con questa di aver chiarito ogni dubbio sulla festa delle classi terze e la sua organizzazione”.