
Sindacati sul piede di guerra per il mancato rinnovo dei contratti integrativi
Ponte del 2 giugno, scatta lo sciopero della Salt. Tutti i caselli potrebbero non essere presidiati domani (1 giugno) dalle 14 alle 22 e venerdì dalle 6 alle 22.
“Il cda di Astm – spiegano i sindacati – nella riunione del 26 aprile ha deliberato la spartizione tra i soci di circa 30 milioni di euro di utili, ma intanto i vertici del Gruppo Gavio continuano a negare ai lavoratori Salt il rinnovo del contratto integrativo scaduto da quasi tre anni, confermando altresì la volontà di installare ulteriori 12 casse automatiche, che determinerebbero la desertificazione dei caselli Salt. L’ad del gruppo comunica alla stampa che i ricavi Astm nel 2022 superano 3,3 miliardi, per molti dei quali l’intenzione è investirli nel mercato statunitense attraverso Astm North America. Considerando che nel fatturato del gruppo la parte del leone è quella degli incassi da pedaggi autostradali, possiamo dire che buona parte delle risorse ottenute sui monopoli naturali delle autostrade italiane andranno ad essere investite altrove, creando là posti di lavoro e ricchezza… non in Italia”.
“L’azienda Salt ha già guadagnato con la messa in cassa integrazione forzata dei lavoratori nel periodo Covid – prosegue la nota – in più ha guadagnato dalla messa in ferie forzate dei lavoratori senza l’onere delle sostituzioni in tale periodo. Ora il gruppo aspetta che si attui quanto concordato con il direttore generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali del ministero delle infrastrutture, vale a dire incassare i ristori Covid 2020/2021 al 100%, anche senza considerare l’entità della riduzione del fatturato e senza i limiti massimi di rimborso previsti per tutte le altre aziende; ma ciò non a carico dello Stato bensì a carico degli utenti con rialzi delle tariffe per i prossimi anni. Non capiamo perché, nonostante quanto emerso dalla sua storia, si consenta al settore autostradale, che da anni sfrutta un bene pubblico in regime di monopolio naturale, con extraprofitti e bilanci stratosferici, di scaricare sugli utenti ogni intoppo che possa scalfire i loro profitti. Noi intanto continueremo a scioperare fino al raggiungimento del rinnovo del contratto integrativo, peraltro in un momento in cui l’inflazione galoppa a cavallo delle due cifre. Sotto riportiamo gli scioperi del ponte del 2 giugno”.
“Durante lo sciopero – spiega il sindacato – le piste automatiche utilizzeranno la modalità “automatismi”, non essendo presidiate, mentre le piste manuali rimarranno aperte in transito libero; gli utenti Telepass che usciranno da tali piste vedranno azzerarsi la loro precedente entrata al momento della nuova entrata in autostrada. Si avverte l’utenza che qualora si presentassero problematiche legate all’utilizzo delle porte automatiche non potranno essere garantiti i servizi come ad esempio la restituzione di carte di credito o bancomat inceppati nel lettore oppure “inghiottite” o non restituite all’utente”.