Spiavano le infermiere sotto la doccia, i tecnici rischiano il processo

Telecamera nascosta negli spogliatoi dell’ospedale, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio
Spiavano le infermiere sotto la doccia con una telecamera nascosta, i tre imputati sono a rischio processo. La procura di Firenze ha infatti chiesto il rinvio a giudizio per i tre tecnici addetti alla manutenzione, dipendenti di un’azienda esterna all’ospedale San Giuseppe di Empoli che lavorava per un appalto dell’Asl Toscana Centro.
L’accusa per tutti e tre gli imputati in concorso, è quella di interferenze illecite nella vita privata per motivi abietti. Si tratta di uomo di 57 anni residente a Castelfranco di Sotto, di un quarantunenne di Capraia e Limite e di trentaseienne di San Miniato. Le indagini erano partite dopo che nel maggio scorso un’infermiera si accorse della presenza della minuscola telecamera incastonata nel muro. Le indagini, coordinate dal pm Sandro Cutrignelli, hanno poi svelato che i tre avrebbero piazzato la microtelecamera nelle docce dello spogliatoio, collegandola con un cavo al monitor, collocato in una stanza attigua, una sorta di magazzino che ospita, da anni, le squadre di tecnici impegnati nella struttura. Dopo la diffusione della notizia, altre settanta denunce firmate da infermiere e operatrici sociosanitarie sono arrivate in procura.
Il sistema adottato dai guardoni non era particolarmente sofisticato ma realizzato in modo da essere difficile da individuare. La videocamera era collegata non via wireless ma con un cavo che poi si snodava sino a un altro spogliatoio riservato al personale tecnico. Pare sia stato anche ritrovato un monitor. Le immagini per fortuna non sono state divulgate in rete come si temeva in un primo momento né sono state fatte richieste estorsive alle infermiere. Nei prossimi giorni la decisione del gup sulle richieste degli inquirenti e degli avvocati difensori.