
L’urologo Luca Lunardini commenta il caso di Grosseto
Il “caso” dell’uomo che, dopo una maratona di sesso durata 24 ore, è finito in ospedale ha fatto scapore. Ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Grosseto, con una necrosi al pene, rischia di rimanere impotente.
“La vicenda, con l’incredibile durata di 24 ore di sesso consecutive, fino al grave malore dell’uomo, è di quelle che suscitano stupore, ma che dovrebbero anche essere un bel campanello di allarme – spiega il medico urologo dottor Luca Lunardini, in forza all’ospedale Versilia -. Quello a cui è andato incontro l’imprudente maschietto è il cosiddetto Priapismo. Una erezione patologica del pene, non spontaneamente riducibile, che diviene dolorosa ed è persistente anche dopo l’orgasmo.Quando prolungata oltre le 6 ore (qui parliamo di 24!) comporta danni permanenti quali l’impotenza”.
Il termine priapismo deriva da Priapo, dio greco della fertilità, figlio di Afrodite, dotato di un membro mostruosamente pronunciato.
“E’ considerata una vera e propria urgenza urologica – prosegue il medico – che, rispetto al passato, sta diventando sempre più frequente.Causa dell’aumento di casi di questa problematica il sempre più diffuso ed indiscriminato utilizzo, a scopo ricreativo, di farmaci contro l’impotenza come i famosi Viagra, Cialis, Levitra e le meno celebri, ma ancora più forti iniezioni con Aprostidil (Caverject).Anche alcuni farmaci psichiatrici e alcuni anticoagulanti, possono, essere all’origine di un priapismo. Ma una bella fetta della cause va trovata in stili di vita errati quali l’alcolismo o l’abuso di droghe come la cocaina, la marijuana e, appunto, l’ecstasy”.
L’ecstasy (nome comune della Mdma) fin dalla sua invenzione/creazione fu definita la “pillola dell’amore”. Questa sostanza, infatti, genera dal punto di vista sessuale un incremento del desiderio e della disinibizione in entrambi i sessi; provoca soprattutto negli uomini un incremento nell’intensità dell’orgasmo (43%), mentre questa percentuale nelle donne è mediamente più bassa (23%).
“Come tutte le sostanze psicotrope – precisa Lunardini – ha tuttavia gravi e non rari effetti collaterali: l’Mdma infatti ritarda la capacità di raggiungere l’orgasmo in particolar modo tra gli uomini e, sempre in questi, provoca, nel momento di picco dell’effetto della sostanza, impotenza e difficoltà a mantenere l’erezione. Proprio per questo, spesso molti tendono ad assumere insieme all’Mdma sostanze in grado di stimolare l’erezione e normalmente dopo questo mix si ha il rischio di priapismo. I danni al pene del priapismo sono ingenti e terribili. Come è noto l’erezione è un meccanismo squisitamente vascolare. Semplificando potremmo dire che durante la eccitazione il sangue riempie i corpi cavernosi facendoli distendere e così determinando il gonfiore del pene in erezione. Una valvola alla base del pene chiudendosi fa rimanere il sangue nei corpi cavernosi stessi per il tempo necessario alla attività sessuale. Un meccanismo efficace e, ovviamente, piacevolmente necessario alla attività sessuale, tuttavia se, come nel priapismo, il sangue rimane intrappolato nei corpi cavernosi per troppe ore, tende a coagularsi, impedendone la circolazione e così l’indispensabile afflusso di ossigeno ai tessuti del pene. Quando l’anossia (assenza di ossigeno) diviene particolarmente prolungata, provoca necrosi e dei corpi cavernosi sitando in deficit erettile permanente, fino alla gangrena di tutto il pene. In presenza di priapismo dev’essere istituito un rapido intervento terapeutico urologico specialistico che prevede innanzitutto l’aspirazione di sangue dai corpi cavernosi con o senza irrigazione di fisiologica non eparinata e, se inefficace iniezione intracavernosa di sostanze vasocostrittrici (simpaticomimetici) nei corpi cavernosi del pene. Purtroppo talvolta il danno insorto è così devastante da dover ricorrere alla chirurgia.
Fin qui la scienza. Poi il buon senso. La sessualità è una cosa meravigliosa e benefica, ma qualsiasi abuso rende anche la cosa dannosa e controproducente…
“Un consiglio a tutti noi maschi – conclude – : non è con le maratone del sesso che la conquisterete. Come diceva un vecchio saggio: “Un uomo bravo a letto te lo ricordi per un po’. Ma un uomo che ha fatto l’amore anche con la tua testa e con la tua anima non te lo scordi più”