L'”allegra brigata” del Pronto Moda emette fatture false per 44 milioni

Le mega evasione fiscale riguarda imprenditori di Prato
Fatture false per oltre 44 milioni di euro con le aziende “cartarie”: dieci denunciati dalla Guardia di Finanza di Prato. L’operazione ha riguardato il settore dei pronto moda. I finanzieri hanno scoperto quattro imprese fittizie intestate a prestanome. Tutti i proventi illeciti frutto dell’evasione fiscale sono stati sistematicamente trasferiti in Cina per essere “ripuliti”.
Ingente la frode fiscale scoperta, ricostruita attraverso un’approfondita analisi dei movimenti bancari e finanziari oltre che del fatturato delle imprese coinvolte. Gli imprenditori indagati si avvalevano di imprese “cartiere”, di fatto inesistenti, prive di struttura operativa e intestate a prestanome compiacenti, persone perlopiù indigenti e disposte a farsi carico delle eventuali responsabilità derivanti dalla loro amministrazione. Queste aziende fittizie emettevano fatture false nei confronti di una società di Prato, consentendo a quest’ultima di detrarsi indebitamente l’Iva e praticare conseguentemente prezzi inferiori a quelli di mercato, con un evidente effetto distorsivo della concorrenza. Tutti i proventi illeciti frutto dell’evasione fiscale sono stati sistematicamente trasferiti in Cina attraverso i normali canali bancari, in modo da essere “ripuliti” e reimmessi nel circuito dell’economia legale.
L’indagine ha consentito di ricondurre la gestione di fatto di quattro di queste imprese “cartiere” a due stranieri, residenti nella provincia di Firenze, ma con interessi a Prato. Le Fiamme Gialle hanno segnalato gli imprenditori coinvolti alla Procura per svariati reati tributari che vanno dall’omessa e infedele dichiarazione all’emissione e utilizzo di fatture false, nonché per il trasferimento fraudolento di valori fuori dall’Italia, a scopo di riciclaggio, per oltre 44.500.000 di euro.