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Cronaca
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Infermiere picchiato da due pazienti nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Lucca

5 maggio 2023 | 07:15
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Infermiere picchiato da due pazienti nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Lucca

Un’altra aggressione in corsia: è intervenuta la polizia. L’Unione autonoma degli operatori sanitari: “Ci vogliono azioni concrete per garantire la sicurezza”

Le aggressioni in reparto sono purtroppo sempre più frequenti. Nonostante l’impegno dell’Asl ad evitarle e le misure di sicurezza adottate, la vulnerabilità di personale medico, infermieristico e degli operatori socio sanitari è di nuovo all’attenzione della cronaca.

Un nuovo episodio di violenza si è infatti verificato nella notte del 30 aprile scorso nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Luca di Lucca. Un infermiere che era in servizio è stato aggredito e picchiato da due pazienti in stato di forte agitazione. Il personale è stato costretto a chiamare la polizia, intervenuta sul posto per aiutare i dipendenti a calmare i due e riportare la situazione alla normalità.

Un fatto che, inevitabilmente, richiama alla mente la tragica morte di Barbara Capovani, la responsabile del centro di salute mentale dell’ospedale Santa Chiara di Pisa, ridotta in fin di vita da un paziente e poi morta dopo lunghe ore di agonia.

A denunciare l’ultimo episodio avvenuto al San Luca è l’Unione Autonoma degli operatori sanitari: “Un’altra aggressione nella notte del 30 aprile verso gli operatori della Spdc di Lucca – scrivono – con un infermiere picchiato in contemporanea da due esagitati già conosciuti dalle cronache cittadine ricoverati in tale reparto. Non è bastata la recente morte della povera psichiatra a Pisa, i talk show che parlano ogni giorno ed i mass media che scrivono della psichiatria solo quando c’è il caso eclatante per poi tornare nell’oblio”.

“A Lucca – sostiene il comitato in una nota – negli anni vi sono state aggressioni anche gravi nei riguardi di operatori psichiatrici del San Luca, si fanno audit, riunioni ma poi tutto ritorna uguale a prima. Solo in casi gravi di cronaca  si parla dell’insicurezza degli operatori, fra frasi ideologiche e mancanza di personale o mezzi idonei. Personaggi violenti che dovrebbero essere gestiti in residenze apposite che per inerzia del sistema stazionano oltre tempo in Spdc terrorizzano il personale  usando violenza verbale e fisica sicuri di rimanere impuniti, quando non sono soddisfatti del ricovero alberghiero“.

“Ci vogliono azioni concrete da ora in poi – suggeriscono – perché sarà sempre peggio visto il dilagare di giovani sempre più violenti, disagiati, con uso sempre più importante di sostanze stupefacenti di nuova e vecchia generazione.  Muoviamoci affinché il personale della psichiatria sia aiutato e difeso da forze dell’ordine in numero sufficiente in tempi brevi di intervento.  Purtroppo poi per inefficienza del sistema giudiziario italiano, dobbiamo assistere inermi a situazioni violente che devono essere gestite in strutture dedicate vedi le Rems e non in un reparto inadeguato, come già successo anni precedenti anche a Lucca”.