Anche i parà della Folgore al 162esimo dell’Esercito a Roma






Lancio del tricolore con un paracadutista,
Anche i parà della Folgore di Livorno, Pisa, Pistoia e Siena, ieri, alle celebrazioni dei 162 anni dell’Esercito a Roma in piazza del Popolo.
Dopo la deposizione di una corona d’alloro al Sacrario dei Caduti nel cortile d’onore di Palazzo Esercitio, si è svolta la cerimonia militare, iniziata con il lancio del tricolore con un paracadutista, alla presenza del presidente del Senato della Repubblica, senatore Ignazio La Russa, del Sottosegretario di Stato alla Difesa, Sen. Isabella Rauti, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino e di altre autorità civili, militari e religiose.
Il pesidente del Senato ha sottolineato che “l’Esercito ha la capacità di svolgere con grande preparazione il proprio ruolo indispensabile per la libertà, l’indipendenza e la sicurezza dei cittadini”. Il Sottosegretario di Stato alla Difesa nel suo discorso ha evidenziato come “possiamo essere davvero orgogliosi del nostro Esercito perché i suoi successi, la sua credibilità, la stima che lo circonda anche a livello internazionale, sono il segno di un’organizzazione costituita da persone che credono in ciò che fanno, e che proprio per questo è apprezzata e giustamente considerata”.
“L’Esercito è la ragion d’essere delle Forze Armate, ovvero la sicurezza dei cittadini, dello Stato e delle Istituzioni democratiche. Negli ultimi anni, vi siete dimostrati una macchina formidabile, capace di preparare e impiegare migliaia di donne e uomini in Teatri operativi ad alto rischio in tutto il globo, a salvaguardia della pace e della sicurezza internazionali”, ha affermato il Capo di Stato Maggiore della Difesa.
Durante il suo intervento, il Generale Serino ha ringraziato tutti i cittadini per la vicinanza e l’apprezzamento nei confronti della Forza Armata. “Gli italiani hanno fatto diventare l’Esercito il volto rassicurante dello Stato. Nessun riconoscimento potrebbe essere più gratificante per un Soldato”.
Successivamente il Presidente del Senato, dinanzi alla Bandiera di Guerra dell’Esercito, ha conferito tre onorificenze ai reparti e al personale distintosi per particolari atti di valore nel corso di operazioni in Italia e all’estero.
La cerimonia militare si è conclusa con un omaggio agli atleti dell’Esercito e con un saggio militare eseguito dai bersaglieri, a sottolineare l’importanza della preparazione sportiva quale solida base, anche valoriale, per l’addestramento.