Il duplice omicidio |
Cronaca
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Genitori dell’ex uccisi e fatti a pezzi, condannata Elona Kalesha

4 maggio 2023 | 16:45
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Genitori dell’ex uccisi e fatti a pezzi, condannata Elona Kalesha

Trent’anni di carcere per la donna, accusata anche di vilipendio e occultamento di cadavere. I corpi ritrovati in quattro valigie

Condanna a 30 anni di reclusione: questa la sentenza emessa oggi dai giudici della Corte di Assise del tribunale di Firenze per Elona Kalesha, la donna albanese accusata di aver ucciso Shpetim e Teuta Pasho, marito e moglie scomparsi nel 2015, i cui cadaveri furono ritrovati a pezzi, nel dicembre del 2020, in 4 valigie abbandonate vicino al carcere di Sollicciano, in un terreno vicino alla FiPiLi.

Da quanto ricostruito nell’indagine dei carabinieri la donna avrebbe ucciso i suoceri per paura che rivelassero al figlio che era rimasta incinta di un altro uomo mentre lo stesso era nel carcere di Sollicciano per fatti di droga. Gravidanza interrotta prima che Taulant Pasho uscisse di prigione. Il figlio dei due coniugi, inizialmente indagato, era stato prosciolto.

Un duplice omicidioche, secondo la ricostruzione e alla luce dell’autopsia sui corpi dei due coniugi, trovati saponificati, aveva visto Shpetim Pasho ucciso con un fendente alla gola, inferto con un coltello con una lama di 7-8 centimetri larga 2, mentre la moglie Teuta morta per asfissia dopo essere stata massacrata di botte.

La conferma che i due cadaveri appartenessero ai due coniugi arrivò dall’esame del Dna.

Il cadavere del marito è stato poi diviso in due pezzi con una sega e messo in due valigie e la moglie fatta in tre pezzi, sempre con una sega, e infilata in altre due valigie.

Poi le intercettazioni,  con parenti e amici, dove Elona Kalesha ha continuato a sviare le indagini, cercando di far ricadere la colpa sull’ex fidanzato.