In tribunale |
Cronaca
/

Morì stritolato da una macchina, condannato un collega

29 aprile 2023 | 13:00
Share0
Morì stritolato da una macchina, condannato un collega

Secondo i giudici avrebbe azionato il dispositivo a distanza, quindi senza piena visuale

Nel 2019 la tragedia. Ora è arrivata la sentenza di primo grado per la morte di Antonio Domante, originario di Favara in provincia di Agrigento. Il decesso era avvenuto durante delle operazioni di tritatura del legno, con la vittima che è rimasta incastrata nel meccanismo di un particolare macchinario, nelle campagne di San Miniato, tra Isola e Roffia.

L’uomo era dipendente di una ditta che aveva avuto in subappalto da Eni i lavori per la pulizia dei terreni interni dell’oleodotto e del metanodotto che da Livorno arriva a Calenzano. A dare l’allarme era stato il collega con lui al lavoro.

Ora il Primo grado ha sentenziato due anni di reclusione e pena sospesa per un collega di Domante, che il tribunale di Pisa ha ritenuto colpevole di omicidio colposo. L’uomo secondo i giudici, avrebbe condotto a distanza, con un telecomando e in violazione delle disposizioni sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro il macchinario per la bonifica del terreno soprastante l’oleodotto investendo il collega. L’imputato è stato condannato anche a risarcire dei danni morali e materiali il sindacato mentre le altre parti civili (i parenti della vittima) erano stati già risarciti dall’assicurazione dell’imputato stragiudizialmente.

Un secondo processo al legale rappresentate della ditta per cui lavorava Domante è previsto per gennaio del 2024.