“Duemila euro per rilasciare suo figlio arrestato”, ma era una truffa

Nel pomeriggio due tentativi, andati a vuoto
“Duemila euro per rilasciare suo figlio che è in stato di fermo”, ma era una truffa
Il finto “sbirro” e il falso avvocato tornano in azione, questa volta a Lucca.
La donna è caduta nella trappola: il primo uomo l’ha chiamata al telefono spacciandosi per appartenente delle forze dell’ordine e dicendo che il figlio era in stato di fermo, per cui sarebbero serviti 2.000 euro in contanti per poterlo rilasciare, il secondo avrebbe incassato la somma dopo aver suonato alla porta dell’abitazione.
Nel pomeriggio sono arrivate anche altre tre segnalazioni per tentativi andati a vuoto.
Il consiglio è sempre lo stesso: diffidate degli sconosciuti, e chiamate subito il 112.
Sugli episodi odierni sono in corso le indagini da parte della Polizia di Stato.