Abusi e minacce, quasi 50 segnalazioni allo Sportello antisfruttamento

Avviati 19 procedimenti penali: nel mirino aziende del Macrolotto
In 14 mesi 47 persone si sono rivolte allo sportello antitratta del Comune di Prato contro lo sfruttamento lavorativo per denunciare l’assenza di tutele, né contratto, né giorni di riposo ma anche abusi e minacce, da parte di aziende cinesi del Macrolotto Zero, 1 e 2.
Dalle segnalazioni sono scaturiti 19 procedimenti penali aperti dalla Procura di Prato, frutto di indagini lunghe e difficili su un fenomeno molto diffuso ma che rimane sommerso per la difficoltà di raccogliere le prove e l’omertà delle vittime, per cui spesso il lavoro diventa un’arma di ricatto in mano ai proprietari delle aziende. Tutti però hanno ricevuto aiuto a più livelli grazie alla stretta collaborazione della Rete antitratta Satis e dei progetti di accoglienza. A queste denunce si aggiungono le segnalazioni qualificate dei sindacati, in tutto una quindicina.
Sono alcuni dei numero emersi dopo l’incontro di monitoraggio sul Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di sfruttamento lavorativo: nel 2022 la Asl Toscana Centro ha eseguito 1.500 controlli nelle aziende di vari settori, ovvero il 50% di tutte le verifiche sul territorio. Per quanto riguarda le segnalazioni, 26 casi riguardano la mancanza del giorno di riposo, 15 di un contratto, sette denunciano condizioni negative di salute e sicurezza, ben 16 abusi minacce o intimidazioni. In alcune situazioni, la matematica non è un’opinione, è stato segnalato più di un problema.
A rivolgersi allo Sportello 46 uomini e una donna: in gran parte pakistani e bengalesi, quindi africani subsahariani e tre cinesi. Le aziende coinvolte sono soprattutto confezioni, 26, poi 13 pronto moda, tre stamperie e anche stirerie, maglierie e pelletterie. Gli altri settori interessati sono agricoltura, logistica e ristorazione.
“I numeri e l’attività svolta in questi 9 anni , a partire dal 2014, dimostrano che patti interistituzionali come questo funzionano molto bene e danno origine ad indagini importanti e complesse – ha detto il procuratore della Repubblica Giuseppe Nicolosi – E’ necessario che proseguano anche negli anni a venire con la stessa professionalità e lo stesso impegno”. “Una collaborazione di questo tipo non è certo scontata ed è un unicum in Italia – ha aggiunto l’assessore Simone Mangani – Lo Sportello antisfruttamento e il lavoro eseguito dalla rete toscana antitratta Satis rappresentano risultati molto importanti perché danno nuove prospettiva di vita e di aiuto concreto a chi viene da situazioni drammatiche e si trova in condizione di sfruttamento lavorativo o sessuale”.
A margine dell’incontro di monitoraggio è stato consegnato il Gigliato d’argento a Giuseppe Nicolosi, prossimo alla pensione.

Il sindaco Matteo Biffoni ha ringraziato il Procuratore per quanto fatto negli anni e, in particolar modo, per il suo impegno sul fronte dello sfruttamento lavorativo e per la legalità nel mondo delle imprese, a tutela della leale concorrenza. Nicolosi conclude quindi a Prato la propria prestigiosa carriera in magistratura, cominciata proprio alla Procura pratese negli anni ’80 e proseguita poi a Firenze dove è stato protagonista di grandi inchieste tra cui quelle sulle stragi di mafia a Firenze, Roma e Milano nel 1993.