Troppe esplosioni di gas, i consigli di sicurezza del comandante dei vigili del fuoco

Daidone: "Evitare il fai da te, e rivolgersi alle ditte specializzate"

Due tragedie, a distanza di pochi mesi, con case esplose, entrambe in Lucchesia. La prima lo scorso anno, a ottobre, a Torre. La seconda, due giorni fa, a Montecarlo.

Un grande lavoro, e tanto impegno, come sempre, e una corsa contro il tempo  per i vigili del fuoco di Lucca, per estrarre le persone rimaste sotto ai detriti, che sono anche riusciti a salvare un gatto, così come nella dramma di Torre salvarono una cucciolata di bassotti.

Al di là delle indagini sulle cause dell’ultimo tragico crollo, ancora in corso da parte della Procura di Lucca che ha iscritto nel registro degli indagati il titolare e un operaio della ditta di manutenzione degli impianti,  si parla di una esplosione dovuta ad una fuoriuscita di gas da una bombola.

Sui rischi, su come evitarli, il parere  del comandante provinciale dei vigili del fuoco di Lucca, ingegnere Calogero Daidone.

Dove non arriva il metano, cosa si utilizza per sostituirlo?

Generalmente per le utenze domestiche (piani di cottura) si utilizzano bombole contenenti gpl (propano, butano o miscele di propano/butano) e se occorrono quantitativi maggiori di gas (per alimentare, oltre al piano di cottura, anche la caldaia) si utilizzano serbatoi di gpl interrati o fuori terra installati a debita distanza rispetto ai fabbricati e/o attività con affluenza di pubblico”.

Le bombole di Gpl (Gas di Petrolio Liquefatto) rappresentano una interessante ed utile soluzione per chi necessita di energia in luoghi remoti e non raggiunti dalle reti di distribuzione energetica. Vengono utilizzate per riscaldare ambienti o per cottura cibo…Quanto sono sicure?

Se il sistema deposito-impianto di utilizzazione è realizzate secondo le norme tecniche di sicurezza in vigore (Decreti M.I. e/o norme Uni-Ccìig) si ha sicuramente un grado di sicurezza accettabile previsto dalle stesse norme”.

Per le vecchie bombole a gas, ci sono regole per evitare tragedie e continuare a convivere in sicurezza?

Le norme prescrivono che le bombole ed i serbatoi per il contenimento di gas in pressione devono essere periodicamente sottoposte a verifiche e collaudi finalizzate al mantenimento delle caratteristiche di sicurezza occorrenti e pertanto si sconsiglia la detenzione di bombole in assenza controlli periodici”.

Cosa consiglia, come prevenzione, per escludere disgrazie?

“Al fine di prevenire e/o evitare malfunzionamenti si consiglia di: utilizzare solo ed esclusivamente contenitori (bombole e serbatoi) che siano stati sottoposti periodicamente, così come previsto dalle norme tecniche di sicurezza in vigore, ai controlli e di rifornirsi solo ed esclusivamente presso ditte autorizzate ed operanti nel settore; l’impianto di adduzione (linea gas bombola/serbatoio – utilizzatori) sia realizzato secondo norma e da ditte specializzate operanti nel settore (ditta abilitata alla realizzazione di impianti a gas); evitare il fai da te!.  Qualora si manifesti qualsiasi anomalia (odore di gas e/o fuoriuscita di gas) chiudere immediatamente la valvola del gas (ubicata sulla bombola e, nel caso di serbatoi, la valvola ubicata all’esterno dell’edificio) e, contestualmente, chiamare la ditta autorizzata per le verifiche e/o le riparazioni che il caso richiede; evitare di realizzare impianti fai da te o di procedere a riparazioni in proprio; se l’abitazione rimane non presidiata per lungo periodo (assenze prolungate per ferie o altro), qualora non ci siano controindicazioni, quali garantire la continuità dell’impianto di riscaldamento, intercettare le linee di adduzione del gas chiudendo le relative valvole ubicate, come detto, sulle bombole e, nel caso di serbatoi, ubicate all’esterno dell’edificio”.

“Questi – conclude il comandante Daidone – si devono intendere  come consigli di buona prassi sottolineando che è indispensabile attenersi scrupolosamente alle norme tecniche in vigore per tali tipologie di impianti”.