
Avrebbero percepito illecitamente il sussidio per 130mila euro
Una prendeva il reddito di cittadinanza nonostante lavorasse come addetta alle pulizie, l’altro aveva dichiarato falsamente la permanenza e la residenza in Italia nei due anni precedenti alla domanda per il sussidio.
Sono partite da qui le indagini dei carabinieri di San Giovanni Valdarno che poi hanno esteso le verifiche, insieme ai colleghi di Cavriglia e del Nucleo tutela del lavoro, oltre che a personale specializzato Inps a tutto il Valdarno. Controlli che nel giro di tre mesi hanno portato alla denuncia di 26 persone con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato: avrebbero percepito illecitamente i proventi del sussidio per un ammontare complessivo di 130mila euro. Tre le irregolarità più diffuse: aver presentato domanda all’Inps dichiarando falsamente la residenza in Italia per almeno dieci anni (di cui gli ultimi due senza interruzioni), di convivere con figli minori quando non era vero e il non possedere beni durevoli.