È stata effettuata l’autopsia sul corpo del parà della folgore morto nei giorni scorsi durante una esercitazione, come disposto dalla procura di Pisa che sta indagando sulla tragedia.

Le spoglie di Gianluca Spina, 49 anni, originario di Belsito in provincia di Cosenza, dopo una breve cerimonia, saranno trasferite mercoledì in Calabria dove si svolgeranno i funerali e il sindaco del Comune cosentino ha già indetto due giorni di lutto cittadino per giovedì e venerdì prossimo.

La procura di Pisa, pm Flavia Alemi, ha aperto un fascicolo di indagine sulla morte del sergente maggiore della Folgore, di stanza al 186esimo Reggimento di Siena, deceduto il 13 aprile dopo un lancio di addestramento e trovato senza vita in un giardino a Orentano, nel pisano.

Da un primo riscontro l’ipotesi più accreditata è che il parà abbia avuto un malore, probabilmente un infarto, e che, privo di sensi, non sia riuscito a manovrare il paracadute, che si era regolarmente aperto durante la discesa. Il corpo, infatti, secondo i primi riscontri, non presentava ferite o traumi.

L’impatto a terra, come confermato anche dai carabinieri intervenuti sul posto che hanno raccolto le testimonianze di chi ha assistito alla scena, non è stato violento. Solo i referti autoptici potranno aiutare gli inquirenti a comprendere cosa sia successo realmente durante quel tragico lancio col paracadute.

Venerdì prossimo  alle 11 sarà quindi celebrato il funerale a Belsito con una rappresentanza del 186esimo Reggimento della Folgore, oltre a parenti, amici e conoscenti.