Morti improvvise e sospette, una girandola di ipotesi

Il segretario generale del Cosap in relazione alla morte del parà: "Eventuali correlazioni col vaccino anti Covid"

Risale a pochi giorni fa la morte, a 49 anni, del sergente maggiore della Folgore Gianluca Spina, di stanza al 186esimo reggimento di Siena, trovato cadavere in un giardino privato di un’abitazione a Orentano, dopo un lancio col paracadute da Altopascio. 

Parà della Folgore si lancia col paracadute e muore

Paracadute che, stando alle testimonianze, si sarebbe regolarmente aperto. Per questo l’ipotesi è che il militare abbia avuto un malore, o addirittura un arresto cardiaco che lo avrebbe ucciso durante la discesa, ma sarà l’autopsia disposta dalla procura di Pisa a fare luce sulle cause del decesso.  

Cosa ha ucciso il sergente della Folgore?

Sulle ancora misteriose cause interviene Sergio Scalzo segretario generale del Cosap Polizia, leader, in passato, di altri sindacati.

Sergio Scalzo Cosap

Ci può essere qualche correlazione, secondo lei, tra il long Covid, o il vaccino, con i malori? 

“A parere della nostra organizzazione sindacale c’è sicuramente una correlazione tra le numerose morti improvvise occorse dopo la campagna vaccinale. Queste morti improvvise hanno riguardato molti giovanissimi colleghi in salute sia del comparto sicurezza che difesa. Inoltre molti altri colleghi fortunatamente non deceduti, hanno riportato serissimi danni alla salute con improvvise malattie cardiovascolari, o con un improvviso ingrossamento del muscolo cardiaco, riduzione della vista, parziale sordità e tante altre patologie invalidanti. L’Aifa nel suo rapporto numero 12 scrive che a causa delle numerosi morti improvvise tra gli appartenenti alle forze dell’ordine ed i militari delle forze armate segnalate dai rispettivi dicasteri – ha ammesso reazioni avverse pari allo 0,2%, su 137.000 appartenenti, riscontrandone 275 casi.  Di converso nel rapporto numero 13 l’Aifa non ha più ammesso le reazioni avverse al vaccino. I Ministeri interessati hanno istituito 7 commissioni Cmo (Commissione medico ospedaliera) in tutta Italia. Orbene, se ogni Cmo visitasse 10 colleghi al giorno per 7 commissioni sarebbero 70 colleghi al giorno (tra forze di Polizia e Militari) per 300 giorni l’anno dette commissioni visiteranno dalle 10.000 alle 20.000 persone”.

Il Cosap come ha affrontato la campagna vaccinale? 

Il Cosap è stato il primo, unico e solo sindacato della Polizia di Stato ad occuparsi quotidianamente del Green Pass, delle restrizioni e dell’obbligo vaccinale. Il Cosap ha anche impugnato innanzi al Tar la circolare del Capo della Polizia, diffidando sia il Governo che l’Aifa per i provvedimenti adottati”.

Quali sono state le ripercussioni per chi non si è sottoposto all’ obbligo vaccinale e quanti malati, attualmente, le risultano che ci siano, inclusi i militari?

Moltissimi colleghi hanno avuto notevoli danni e molti casi riguardano colleghi che non superano i 40 anni di età i quali poco il vaccino hanno accusato serie patologie invalidanti.  Il Cosap è affiliato con vari sindacati della Polizia di Stato, Penitenziaria, Carabinieri, Guardia di Finanza e soprattutto con 4 sindacati dei militari i quali in pari misura lamentano di una moltitudine di lavoratori in stellette che hanno subito danni. Tutt’oggi si assiste a dei veri bollettini di guerra quando si apprende quasi quotidianamente in tutta Italia, tramite i social, di morti improvvise di appartenenti alle Forze Armate e alle Forze dell’Ordine. I malati sono circa 50.000 tra il comparto sicurezza e difesa”.

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