“Monaco fai da te”, estate in abbazia per accudire gli animali

“Stiamo cercando te”. Non si tratta di un’offerta di lavoro, ma di un appello lanciato su Facebook dai monaci dell’Abbazia di Montecuccoli a Barberino di Mugello per trovare volontari che accudiscano gli animali e prendano parte al progetto di ricostruzione per la prossima estate.

“Requisito principale – spiegano i monaci – avere un sorriso radioso: avere esperienza è un vantaggio ma non un obbligo, talento organizzativo, e essere consapevoli di trovarsi in un luogo religioso ma anche in un cantiere in movimento”.

I compiti saranno “accudire gli animali del rifugio, piccoli lavori di agricoltura/giardinaggio, cucina, pulizie e molto altro in cambio di “stare in mezzo alla natura incontaminata del Mugello e partecipare alla ricostruzione di un monastero di cui solo i libri e i romanzi danno un’idea precisa”.

Il post ha avuto un enorme successo, e i monaci invitano a mandare il curriculum alla mail abbazia@abbaziadimontecuccoli.org

I volontari saranno accolti fra giugno e settembre, e forse anche oltre, dipenderà dal meteo visto che in abbazia il riscaldamento non c’è.

“Non è necessario ordinarsi, consacrarsi o prendere voti . precisano i monaci-,  ma vivere come noi per un mese”. 

L’Abbazia di Montecuccoli è una comunità nascente di tradizione orientale. Lo scopo della comunità è quello di diffondere l’Esicasmo e salvare uomini e animali. “Non ci cibiamo di animali in osservanza della tradizione dei primi Cristiani che vedevano Gesù come il primo che ha predicato l’amore per tutti gli esseri viventi, nessuno escluso. Con il nostro reciproco amore e comprensione come figli dello stesso Dio, speriamo di mostrare che è possibile vivere in pace nella cura della natura e in armonia per il beneficio e il benessere di ogni creatura. L’arte di vivere con gli animali. Per molti di noi l’amore per la creazione si approfondisce attraverso le relazioni che formiamo con i nostri animali domestici: spesso sono cani o gatti. Gli animali che vivono nell’Abbazia sono stati salvati da una sicura morte o perché “animali da carne”. Per la loro stessa natura e necessità i nostri fratelli animali ci tirano fuori da noi stessi: ci radicano nella natura, rendendoci più consapevoli del mistero di Dio insito in tutte le cose. Non possiamo non dilettarci nel riconoscere il mistero di Dio in lungo e in largo nella nostra vita quotidiana. Nel nostro particolare contesto monastico abbiamo avuto il privilegio di condividere questo in modo speciale con i nostri animali che in vie del tutto naturali ci hanno insegnato molte importanti lezioni sulla vita, su noi stessi e su Dio”.

Ai volontari verrà offerto vitto, alloggio e direzione spirituale.