“È probabile che la pianta, caduta per il cedimento dell’apparato radicale, sia stata sradicata a causa del forte temporale che ha interessato Firenze nella notte tra venerdì e sabato – fanno sapere dal Comune – La quercia era stata controllata il 6 aprile 2022 con Vta (Visual Tree Assessment), senza evidenza di difetti gravi e senza interventi di potatura prescritti. La prossima Vta era in programma quindi dopo due anni (aprile 2024). Nei giardini afferenti alle scuole materna, elementare e nido Montagnola ci sono 96 piante, tutte sottoposte alle normali procedure di controllo”. Nel frattempo, per verificare la possibile presenza di funghi patogeni, un campione di tessuto radicale è stato consegnato al CNR per farlo analizzare.
Sul fronte politico, Sinistra Progetto Comune chiede nuove assunzioni per la manutenzione del verde e la reinternalizzazione del servizio: “Non mettiamo in dubbio le professionalità di chi opera in appalto e nemmeno il generoso lavoro degli uffici comunali. Anzi. Ci rendiamo perfettamente conto di quanto sia difficile avere a che fare con circa 75.000 piante. Il rischio zero non esiste, ma la gestione del rischio è tema politico vero. Per permettere un’azione di tranquillità a chi deve lavorare sugli alberi occorre un modo di agire politico diverso. L’incidente della scuola Montagnola si aggiunge a quello della Vittorio Veneto e quello delle Cascine. Siamo ad aprile e sono già tre episodi. Non vogliamo allarmare la cittadinanza, ma evitare che il sistema politico produca copioni già scritti e già letti”.
“Possibile sindaco vivere sempre con l’ansia da crollo alberi?”, domanda invece la Lega. “Chiediamo alla Giunta un’immediata verifica di tutti i giardini delle scuole fiorentine innanzitutto, e poi di tutti quelle aree verdi maggiormente ‘vissute’ dalla città. Non possiamo ogni volta ringraziare soltanto ‘la sorte’ se non sono accaduti fatti gravi o gravissimi. Non si amministra una città ‘sperando’ ma ‘agendo’ e ‘risolvendo’ i problemi. Subito”.