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Uccise la madre: assolto per incapacità totale di intendere e volere

1 aprile 2023 | 19:00
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Uccise la madre: assolto per incapacità totale di intendere e volere

L’uomo, reo confesso, nel cuore della notte telefonò ai carabinieri

Assolto per incapacità totale di intendere e volere.

Questa la sentenza della corte di assise di Arezzo che ha prosciolto dall’accusa di omicidio volontario l’uomo che, nell’ottobre dello scorso anno, uccise la madre a Subbiano, in provincia di Arezzo, prendendola a pugni.

“Ho ucciso mia mamma, correte”, fu la telefonata nel cuore della notte del figlio ai carabinieri, subito dopo il fatto di sangue e sul posto si fiondarono le gazzelle dell’Arma.

I carabinieri, arrivati sul posto, trovarono il cadavere della donna nell’abitazione e il figlio, reo confesso, fu portato prima in ospedale, poi in caserma, dove fu arrestato. 

L’omicidio avvenne al culmine di una lite: un impeto violento di rabbia, e l’uomo si era scagliato contro la mamma colpendola ripetutamente e provocandole lesioni così gravi da provocarne la morte.

Accusato di omicidio volontario, il gip dispose la permanenza nel carcere di Sollicciano nonostante la difesa avesse chiesto il trasferimento in una Rems. 

Ora l’assoluzione, per vizio totale di mente.