Raffica di arresti per fatture false, sequestri per 300 milioni di euro

L’operazione della guardia di finanza di Milano riguarda diverse regioni tra le quali la Toscana
Sono 22 le ordinanze di custodia cautelare, dieci in carcere e dodici ai domiciliari, eseguite dalle prime ore dell’alba di oggi dai militari della Guardia di Finanza di Milano, nell’ambito di una indagine coordinata dalla procura, su un sistema operante in Lombardia, proseguito dal 2000 a oggi, finalizzato all’evasione fiscale, attraverso la sostituzione delle società “pilotate” al fallimento con nuove società costituite ad hoc e l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Un’inchiesta che ha riguardato anche la Toscana, oltre che Lombardia, Piemonte, Lazio e Campania, nell’ambito della quale i finanzieri hanno scoperto il meccanismo utilizzato: società cooperative che, dopo appena pochi anni di attività, erano svuotate e abbandonate all’insolvenza e venivano creati nuovi operatori apparentemente “immacolati”, per ostacolare le indagini successive alla scoperta della frode.
Le perquisizioni hanno portato a sequestri preventivi per quasi 300 milioni di euro costituenti il profitto dei reati di bancarotta e violazioni fiscali.
Le accuse sono di associazione per delinquere, bancarotta, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ed è incentrata sulla gestione di consorzi attivi nel settore della logistica e del facchinaggio. Questi avrebbero affidato commesse ricevute dalla clientela a imprese consorziate o collegate, tutte intestate a “prestanome”, sulle quali sono stati fatti gravare tutti gli oneri contributivi e fiscali relativi ai lavoratori.