
Concluse le operazioni di rimozione dello sporco e messa in sicurezza
È tornata al suo posto sull’arengario di Palazzo Vecchio la statua bronzea di Giuditta e Oloferne, che raffigura l’eroina biblica nell’atto di decapitare il generale del re assiro Nabucodonosor che assediava la città di Betulia.
Concluse le operazioni di restauro della statua, copia dell’originale di Donatello conservato nella Sala dei Gigli del Palazzo, iniziato a settembre e frutto di un accordo tra Comune e la maison Salvatore Ferragamo che, tramite Art Bonus, ha elargito un’erogazione liberale di oltre un milione di euro. Il restauro ha rimosso lo sporco e i depositi incoerenti superficiali e ha messo in sicurezza e consolidato le superfici decoese; il bronzo è stato trattato con inibitori della corrosione.

Ancora in corso invece in piazza della Signoria, i restauri di Ercole e Caco di Baccio Bandinelli – sempre all’ingresso di Palazzo Vecchio – e dell’imponente statua equestre di Cosimo I, opera bronzea del Giambologna collocata in piazza della Signoria, tutt’ora smontata che dovrebbero essere completati entro l’estate.
“Tra pochi mesi – dichiara il sindaco Dario Nardella, che ha compiuto un sopralluogo ai cantieri in corso – avremo i gruppi scultorei di piazza della Signoria rimessi a nuovo grazie ad accurati restauri che stanno togliendo l’usura del tempo e i danni dell’esposizione agli agenti atmosferici. Un modo per prendersi cura della nostra città e dei nostri capolavori artistici con il supporto fondamentale della maison Ferragamo, da anni al nostro fianco per tutelare questo patrimonio. Mi auguro che anche la Loggia dei Lanzi possa essere presto valorizzata nel modo più adeguato per avere una piazza davvero bellissima come Firenze e il mondo meritano”.