
Già 14 nel 2023. L’Asl: “Numeri esigui, che però destano preoccupazione”
Sono già 14 i casi di legionellosi registrati nell’Aretino nei primi tre mesi del 2023 (non ancora conclusi), a fronte dei 69 individuati nel 2022 in tutta la Asl Toscana Sud est che include anche le province di Siena e Grosseto
I dati sono stati diffusi oggi dalla stessa Asl che dopo il susseguirsi di evidenze di legionella in spazi pubblici e privati – tra questi una scuola a Monte San Savino e una Rsa nell’area di Cortona.
“Abbiamo iniziato a fare verifiche sull’acquedotto della città sebbene sia molto improbabile trovarvi il batterio della legionella. Ad ogni modo eventuali ritrovamenti non giustificherebbero l’infezione contratta nelle strutture, perché ogni struttura sanitaria o ricettiva deve abbattere la carica batterica presente nell’acqua con le opportune tecnologie”. È quanto ha dichiarato Elena De Sanctis direttore del servizio di igiene e sanità pubblica della Asl Toscana sud est, facendo il punto sui nuovi casi di legionella in provincia di Arezzo. “Parliamo di numeri esigui che comunque ci hanno messo in allarme”.
“In ogni struttura alberghiera o ricettiva che riapre dopo la chiusura invernale è bene mettere in atto pratiche di prevenzione attraverso choc termico – ha invece sottolineato Daniela Cardelli, responsabile della sanità pubblica ponendo l’accento sull’autocontrollo degli ambienti di comunità. “La legionella potrebbe esser presente anche nelle nostre abitazioni, ecco perché faccio appello a coloro che montano gli impianti affinché li dotino di pompa di ricircolo”.