Bottiglie incendiarie vicine a due tralicci: sventato l’attentato

Le indagini della Digos hanno imboccato la pista anarchica vista la scritta riferita a Cospito
C’è la pista anarchica dietro alle bottiglie incendiarie legate con del nastro adesivo a due tralicci sulle Pizzorne, trovate dalla polizia e che forse solo per un caso non erano esplose. Lo fa pensare una scritta lasciata su una cabina elettrica nei pressi del ripetitore, realizzata con vernice nera: “Distruggere la megamacchina: vendetta per Alfredo”, con un chiaro riferimento all’anarchico Cospito detenuto in carcere in regime di 41 bis.
Le indagini della Digos della questura di Lucca sono ancora in corso dopo il ritrovamento fatto ieri (20 marzo) in località Pietrapertusa, sulle alture delle Pizzorne nel comune di Capannori. A portare gli agenti su quelle tracce sono stati alcuni addetti ai lavori che hanno notato alla base del traliccio diverse bottiglie con all’interno del liquido assicurate con nastro adesivo al ripetitore, insieme a fiammiferi e diavolina.
Quando gli agenti sono accorsi sul posto hanno esaminato le bottiglie di plastica: all’interno c’era un liquido di colore giallo e una sorta di innesco tenuto insieme da nastro adesivo e costituito da diavolina e fiammiferi e dai quali fuoriusciva un pezzo di zampirone, soltanto parzialmente bruciato nella parte iniziale.
Le sorprese non erano finite perché gli agenti poco distante hanno scoperto che lo stesso congegno incendiario era stato applicato ad un altro traliccio, circondato da una rete a protezione, che è stata trovata tagliata. Poco dopo la scoperta della scritta che è ritenuta la rivendicazione “anonima” del gesto anche se gli inquirenti battono la pista anarchica.