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Cronaca
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Bitcoin: la procura di Firenze apre un’inchiesta

9 marzo 2023 | 14:30
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Bitcoin: la procura di Firenze apre un’inchiesta

Confconsumatori a fianco dei clienti

Criptovalute: aperte inchieste per frode nei confronti di The Rock Trading.Confconsumatori a fianco degli investitori che non possono prelevare sulla piattaforma di exchange di criptovalute, ferma da febbraio.

L’allarme è scattato intorno al 21 febbraio, quando The Rock Trading – nota piattaforma exchange di bitcoin e criptovalute – ha comunicato ai propri utenti che era possibile accedere agli account personali unicamente “in modalità sola lettura, per consultare il proprio saldo, la lista movimentazioni e per il download dei relativi report”.

Dunque, per i clienti della piattaforma diventava impossibile prelevare le proprie somme.L’annuncio ha subito fatto tremare gli oltre 30mila risparmiatori stimati tra i clienti di The Rock Trading, che temono giustamente per le sorti dei propri investimenti, e ha spinto le procure di Milano e di Firenze ad aprire due inchieste per chiarire la vicenda.

L’indagine
Nei giorni scorsi le procure della Repubblica di Milano e di Firenze hanno avviato un’indagine nei confronti dei vertici della società, che risultano indagati per appropriazione indebita e truffa, in seguito alle denunce pervenute dai clienti che hanno lamentato l’interruzione dell’operatività della piattaforma e la conseguente impossibilità di accedere ai propri asset digitali per compiere operazioni di prelievo. Al momento è noto che The Rock Trading è stata titolare di un conto corrente d’appoggio aperto in un istituto di credito italiano fino a quando quest’ultimo, ai primi di febbraio 2023, ne ha chiesto la chiusura, determinando lo spostamento del conto corrente d’appoggio verso un istituto di credito inglese.

Pronti ad assistere

“Confconsumatori – commenta l’avvocato Grazia Ferdenzi, esperta del settore bancario dell’associazione – ha già avuto modo di assistere cittadini vittime di truffe e che hanno visto sfumare ingiustamente i propri investimenti, si veda ad esempio la nostra campagna “risparmio tradito”. Siamo pronti fin da queste prime fasi di indagini ad accogliere le richieste di informazioni dei tanti risparmiatori coinvolti». In particolare l’associazione, pur invitando i risparmiatori alla calma e a non compiere passi avventati, sta fin da ora cercando di individuare gli elementi critici e gli eventuali profili di responsabilità di ogni soggetto coinvolto nella vicenda. «Una vicenda che – ricorda l’avvocato Luca Baj, consulente di Confconsumatori in materia di diritto penale – risulta di particolare complessità anche in ragione del fatto che il settore delle cripto-attività è ancora in larga parte privo di regolamentazione giuridica, seppur vi siano in corso lavori per definire regole e controlli a livello europeo e internazionale”.

Acquisire la documentazione

In questo scenario Confconsumatori, prima di intraprendere qualsiasi azione ulteriore – sia da un punto di vista penalistico, in attesa dell’esito dell’indagine penale appena iniziata, sia sotto il profilo civilistico della responsabilità della piattaforma di criptovalute, resasi inadempiente rispetto alle obbligazioni assunte verso i risparmiatori – e considerando inoltre l’eventualità di individuare una responsabilità anche da parte degli istituti di credito di appoggio, suggerisce agli interessati di acquisire tutta documentazione utile a dimostrare il rapporto in corso tra il risparmiatore e The Rock Trading. Ad esempio la conferma della registrazione alla piattaforma, ogni dato di riferimento del singolo account, il proprio saldo, la lista delle movimentazioni, il download dei relativi report, eccetera. In generale, secondo Confconsumatori, per individuare un’eventuale responsabilità degli istituti di credito di appoggio sarà da considerare come tutte le cripto-attività, per loro propria natura, siano molto rischiose: dunque ogni istituto dovrà dimostrare di aver posto particolare attenzione nell’informare la clientela circa i pericoli sottesi a queste operazioni. «In quest’occasione – ricorda il presidente di Confconsumatori, Marco Festelli – invitiamo di nuovo i cittadini a stare in guardia dalle criptovalute: si tratta di investimenti altamente rischiosi, poco regolamentati e spesso incontrollabili: una vera e propria scommessa. Non si tratta di una moneta reale, e non è certamente uno strumento destinato al consumatore-risparmiatore medio”.

Per informazioni e assistenza è possibile rivolgersi alle sedi di Confconsumatori.