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Cronaca
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Rubano sulle auto in sosta all’aeroporto di Pisa: incastrati da telecamere e tracce ematiche

8 marzo 2023 | 13:30
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Rubano sulle auto in sosta all’aeroporto di Pisa: incastrati da telecamere e tracce ematiche

La donna è al Don Bosco, l’uomo alle Sughere

Furti all’aeroporto di Pisa, nel parcheggio multipiano. Diversi i colpi, almeno 40 le auto prese di mira con tanto di finestrini spaccati. 

Le approfondite indagini della polizia di Stato hanno consentito di attribuire i fatti a una coppia, uno straniero di 35 anni e una donna italiana di 37 anni, entrambi con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e problemi di tossicodipendenza.

In particolare le indagini sono state orientate su alcune giornate dei mesi di agosto, ottobre e dicembre scorsi. Una minuziosa disamina delle immagini registrate dal sistema di video sorveglianza ha evidenziato la ricorrente presenza di un uomo di corporatura esile con mascherina Ffp2 e cappuccio, difficilmente riconoscibile in volto che, con l’ausilio di un martelletto frangi-vetro, aveva colpito diverse autovetture. In un caso, sono state rinvenute tracce di presunta sostanza ematica sulla portiera di una Lexus Nx 300 e su alcune salviette utilizzate per tamponare le ferite che sono repertate dalla polizia scientifica per l’identificazione del reo attraverso esame del Dna

In attesa dell’esito del test di genetica, sono stati determinanti per l’identificazione degli autori dei furti sulle auto parcheggiate, oltre una testimonianza, i riscontri tramite social media.

Inoltre, il 6 ottobre il tipo aveva raggiunto il parcheggio alla guida di una Peugeot 208 rubata a Livorno il 4 ottobre e rinvenuta a Napoli l’8 ottobre con a bordo la coppia. L’utilizzo di tale auto rubata ha comportato a loro carico anche la denuncia per il reato di ricettazione in concorso.

In fine, il 24 dicembre, data in cui ancora una volta sono state danneggiate diverse auto nel medesimo parcheggio, il responsabile è risultato aver disatteso la misura cautelare degli arresti domiciliari per altro procedimento penale e, pertanto, rintracciato a Livorno è stato portato al carcere Le Sughere con aggravamento della misura cautelare.

La donna risulta detenuta al Don Bosco di Pisa per reati oggetto di altro procedimento penale.

Le condotte della coppia sono quindi ora al vaglio dell’autorità Giudiziaria.