La polemica |
Cronaca
/

A Firenze il PD si spacca sul Fiorino d’oro a Felicetta Maltese

8 marzo 2023 | 16:45
Share0
A Firenze il PD si spacca sul Fiorino d’oro a Felicetta Maltese

Accompagnò in Svizzera un malato di Sla per il suicidio assistito. Tre consiglieri a favore, il capogruppo vota no

Il Partito Democratico si divide sull’onorificenza da assegnare a Felicetta Maltese, 72enne fiorentina che aveva accompagnato in Svizzera Massimiliano, un 44enne malato di sclerosi multipla per morire con il suicidio assistito. Il caso è scoppiato in commissione Politiche sociali e della salute, dove la mozione presentata da Sinistra Progetto Comune e Movimento Cinque Stelle sulla consegna del Fiorino d’oro è stata bocciata con il parere contrario del centrodestra oltre che del capogruppo dem Nicola Armentano. Il collega di partito Franco Nutini ha preferito non votare, mentre i consiglieri Stefano Di Puccio, Laura Sparavigna e Alessandra Innocenti si sono espressi a favore.  “Prendiamo atto del non voto di Lista Nardella e Italia Viva, insieme a quello del Consigliere Nutini e ci dispiace per il voto contrario del capogruppo del PD Armentano, in linea con Fratelli d’Italia, Ital-Exit, Lega e Gruppo Centro. Ci sembra che ci sia uno scenario molto aperto per il Salone de’ Dugento. Vogliamo sperare che ogni gruppo politico sappia assumersi chiaramente la propria responsabilità”, il commento di Bundu, Palagi e De Blasi. “Abbiamo proposto il Fiorino d’Oro a Felicetta Maltese per la generosità con cui ha partecipato all’accompagnamento di chi deve andare all’estero per morire con dignità. I temi etici sono sempre sensibili, ma la politica non può continuare a mancare di prese di posizione di fronte a problemi seri, che la cittadinanza si ritrova ad affrontare da sola, o affiancata da realtà coraggiose, come l’Associazione Luca Coscioni”.

Non voto anche per la presidente di Commissione Mimma Dardano della Lista Nardella che prova a gettare acqua sul fuoco: “Avrei preferito che la discussione si fosse concentrata di più sull’opportunità di consegnare il Fiorino d’Oro, piuttosto che sul fine vita che è stato l’argomento principale. Un tema complesso ed eticamente assimilabile ad un’opinione spesso personale dove differenze culturali, etiche e religiose spesso vanno al di là della propria appartenenza politica. Ho preferito, quindi, lasciare ad ognuno la possibilità di esprimere il proprio punto di vista. Ecco perché, in Commissione, ho lasciato la possibilità di parola a tutti. In Consiglio comunale ci sarà modo di prendere una decisione unanime”.

Magari confermando il voto odierno, come auspicano i consiglieri di centrodestra della IV Commissione Jacopo Cellai (Fratelli d’Italia), Michela Monaco e Luca Tani (Lega), Antonio Montelatici (Gruppo Centro) e Andrea Asciuti (Gruppo Misto): “Il Fiorino d’oro è un riconoscimento che deve unire e non dividere la città mentre la motivazione alla base della proposta in questione va esattamente sul versante opposto. Insignire del Fiorino d’Oro qualcuno per essersi adoperato al fine di favorire un suicidio assistito non può rappresentarci tutti”.