Aggressione al Carnevale di Viareggio, Borri scrive alla Fondazione: “Ho numerose testimonianze, Polvani chieda scusa”

La carrista torna a chiedere provvedimenti nei confronti del direttore dei corsi

Non si placa la “querelle” tra la carrista Priscilla Borri e l’ingegnere Paolo Polvani, scoppiata domenica scorsa, 26 febbraio, all’indomani dell’ultimo corso del Carnevale di Viareggio, con l’accusa di un’aggressione ad una ballerina della coreografia e la richiesta alla Fondazione di provvedimenti. Accusa alla quale l’ingegnere aveva risposto scegliendo la via del silenzio, non commentando.

E’ di oggi la lunga lettera di Borri, indirizzata alla presidente della Fondazione Maria Lina Marcucci, pubblicata sui social dalla stessa carrista.

Le chiedo di valutare con attenzione l’episodio alquanto spiacevole e a mio avviso assolutamente da censurare – si legge nella missiva -. Non ho chiuso occhio a ripensare a ciò che era accaduto. Lei, come me, è donna, e mamma, e quindi può capirmi benissimo”.

“Durante la coreagrafia – ribadisce – davanti alle tribune all’altezza dell’hotel Royal lato mare l’ingegnere Paolo Polvani si è fiondato su di me, che ero davanti a tutti, urlandomi di accelerare perchè troppo distanti dal carro che ci precedeva. Nonostante la mia rassicurazione che avremmo recuperato terreno, come sempre avviene, il direttore dei corsi si è intromesso nello spazio performativo non curante  delle ballerine mascherate che stavano eseguendo la coreografia, compromettendone lo svolgimento e mettendone a rischio l’incolumità delle ragazze, alcune minorenni. A niente sono valsi i miei reclami. Addirittura ha afferrato una ballerina per un braccio trascinandola avanti, e la ragazza, impaurita, non ha voluto continuare il ballo. Polvani ha poi spintonato anche un’altra ragazza”.

“Anche i miei tre figli erano a sfilare nella coreografia – prosegue –, è successo davanti agli occhi di tutti, maschere, pubblico e giuria. E’ stato uno spettacolo vergognoso, grave e inaccettabile, sono state esercitate prepotenza e violenza nei confronti di ragazze giovanissime. Simili accadimenti non devono essere nascosti, minimizzati o difesi, con tanto di hastag #iostoconPolvani”. 

“Dopo tutte le verifiche che vorrete giustamente fare, sebbene sia sufficiente una semplice registrazione video di quanto accaduto – conclude – la mia richiesta è di prendere provvedimenti affinchè vengano presi provvedimenti ed evitare che l’ingegnere Polvani possa avere un’interfaccia diretta con noi costruttori durante i corsi mascherati. All’occorrenza ho numerose testimonianze scritte. Aggiungo che sarebbero opportune le scuse di Polvani, e un incontro di persona tra le parti interessate”

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