Allarme per il falso medico: “Rifare un controllo urgente”

Il responsabile di Medicina dello Sport dell’Asl Toscana nord ovest: “Un elettrocardiogramma lo si deve anche sapere leggere, interpretare. Una tachicardia, spesso causata da un attaccato di panico, potrebbe nascondere patologie ben più gravi”
Nella “rete” del falso medico all’Elba sono caduti anche giovani, ai quali il sedicente cardiologo ha rilasciato certificati medici per l’attività sportiva. Ed è proprio su questo che la nostra redazione ha voluto fare il punto con il dottor Carmine di Muro, responsabile della Medicina dello Sport dell’Area Vasta della Asl Toscana Nord Ovest.
“La normativa parla chiaro – ci spiega il medico – i certificati agonistici possono essere rilasciati solo ed esclusivamente dalle Asl e dai centri, accreditati con la Regione , che una volta all’anno vengono monitorati a tappeto. Mai possono essere rilasciati dai medici privati”.
“Quanto allo sport non agonistico – aggiunge – in questo caso il certificato può essere rilasciato dal pediatra e/o dal medico di base”.
“Ogni anno – prosegue Di Muro – vengono controllati anche le società e gli impianti sportivi, ma a campione. Per un riscontro”.
Si devono allarmare i pazienti che, al di là di un certificato per lo sport, e quindi anche solo per una visita di controllo al cuore, si sono rivolti al sedicente cardiologo?
“L’allarme è oltre modo giustificato, anche se i pazienti fossero pochi e il “collega” abbia operato per un breve periodo – risponde -. Oltre che farlo, un elettrocardiogramma lo si deve anche sapere leggere, interpretare. Una tachicardia, spesso causata da un attaccato di panico, potrebbe nascondere patologie ben più gravi, come una imminente ischemia. Noi medici ospedalieri siamo soggetti ad aggiornamenti continui, la medicina dello sport, in cui opero, è diventata una specialità medica, facciamo risonanze cardiache, analisi genetiche, e vari altri esami specifici per decretare l’idoneità”.
Che consiglio dà a chi si è affidato al falso cardiologo?
“Il consiglio è quello di fare subito un’altra visita, da un medico vero, a garanzia della propria salute. Anche sull’isola d’Elba ci sono strutture pubbliche, e accreditate, a cui potersi affidare”.
Il “doc” non aveva un suo studio, con tanto di targa, ma, conosciuto da tutti sull’isola come medico, visitava a domicilio, portandosi appresso gli strumenti, dallo stetoscopio agli apparecchi per misurare la pressione e fare l’elettrocardiogramma. Clienti, che, a quanto pare, trovava grazie a un passa parola A finire nei guai, ieri, 3 marzo, è stato un sedicente cardiologo, mai laureatosi e, di conseguenza, non iscritto all’Ordine, che percepiva addirittura il reddito di cittadinanza. Per lui l’accusa, mossa dai carabinieri labronici, la cui indagine è stata diretta dal colonnello Rocco Taurasi, sotto il coordinamento della procura di Livorno, è di esercizio abusivo della professione. Senza ricettario ufficiale, quello del servizio sanitario nazionale, prescriveva farmaci con ricette bianche, con tanto di falsa intestazione. Anche i biglietti da visita, riportanti “doc”, erano “tarocchi”.
Le indagini da parte dell’Arma proseguono, per risalire a tutti gli ignari pazienti che, fidandosi, si sono rivolti al falso cardiologo, e per capire da quanto tempo andasse avanti questo “giochetto”.
