Aggressione al Michelangiolo, interrogati i tre minorenni di Azione Studentesca

Altri tre, maggiorenni, aranno ascoltati nei prossimi giorni: le accuse sono di lesioni e percosse, con le aggravanti di aver agito in gruppo e per futili motivi
Sono stati sentiti oggi pomeriggio (27 febbraio), i tre minorenni, appartenenti ad Azione Studentesca, indagati per i fatti del liceo Michelangiolo di Firenze. I tre giovani, fa sapere il loro legale, Sonia Michelacci, “hanno risposto alle domande dei magistrati e ricostruito la vicenda”.
Gli interrogatori, condotti dal procuratore capo Antonio Sangermano e dal sostituto procuratore Giuseppina Mione, sono durati complessivamente quasi cinque ore. Nei prossimi giorni, ci saranno gli interrogatori degli altri tre indagati, maggiorenni: saranno sentiti dalla Digos. I sei sono accusati di violenza privata aggravata e lesioni personali aggravate nei confronti di due militanti del collettivo studentesco del Michelangiolo.
I tre minorenni, un sedicenne e due diciassettenni, perquisiti venerdì scorso dalla Digos, sono considerati i principali responsabili dell’aggressione: uno, in particolare, è stato ripreso in video mentre colpisce un ragazzo a pugni, per poi accanirsi su un altro prendendolo a calci alla testa. Per i tre le accuse sono di lesioni e percosse, con le aggravanti di aver agito in gruppo e per futili motivi.
Dalle indagini è anche emerso che è qualche giorno prima al liceo Pascoli i ragazzi di Azione Studentesca sarebbero stati allontanati dai coetanei dei collettivi di sinistra. Anche in quel caso, secondo il raccolto di qualche giovane presente un militante di Azione Studentesca avrebbe usato una cinghia per impaurire i presenti. Anche la dinamica dell’aggressione al liceo Michelangiolo non è stata ancora chiarita del tutto. In un video si vedrebbe la presenza di altri due ragazzi che non sarebbero tra i sei indagati.