Attenzione |
Cronaca
/

Maremoto: allerta rossa nazionale per possibile tsunami

6 febbraio 2023 | 07:00
Share0
Maremoto: allerta rossa nazionale per possibile tsunami

L’allarme è conseguenza di una violenta scossa sismica di magnitudo 7.9 registrata in Turchia

La Protezione Civile Nazionale ha diramato l’allerta tsunami sulle coste italiane.

L’allarme è conseguenza di una violenta scossa sismica di magnitudo 7.9 registrata in Turchia intorno alle 2.17  della notte appena trascorsa, ora italiana.

Nel suo primo comunicato, la Protezione Civile rilevava il rischio di possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane e “raccomanda di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l’area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali”.

Negli ultimi minuti l’allarme si sta allentando, “le prime registrazioni – ha spiegato il direttore operativo della Protezione Civile, Luigi D’Angelo – hanno fatto rilevare un’onda non superiore ai 15 centimetri. Si sta monitorando”. Le previsioni indicano un possibile arrivo dell’onda in Italia alle 6,30, lungo le coste calabre.

Come informa il sindaco di Livorno Luca Salvetti, “tra le zone a rischio c’è anche la Toscana con i comuni che vanno dal Grossetano fino a Livorno, con effetti possibili intorno alle 9 del mattino. Il piano di Protezione Civile prevede una procedura di allertamento che è già in atto con il Centro Operativo Comunale (Coc) aperto. Sulla base degli effetti nelle aree interessate prima delle coste toscane indicheremo i comportamenti da seguire e i provvedimenti collegati. Tenetevi informati e seguite l’evoluzione”.

Anche la direzione marittima toscana della guardia costiera ha diramato una nota.

Il maremoto consiste in una serie di onde marine prodotte dal rapido spostamento di una grande massa d’acqua. L’allerta indica la possibilità di un pericolo reale per le persone che si trovano vicino alla costa, specialmente se in zone poco alte, o addirittura più basse, rispetto al livello del mare. Anche un’onda di solo 0,5 metri di altezza può generare pericolose inondazioni e fortissime correnti.

Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, il sisma in Turchia ha avuto ipocentro a circa 25 chilometri di profondità ed epicentro nella provincia di Gaziantep. Numerose scosse di assestamento hanno seguito, la prima, con la più forte, 11 minuti dopo, di magnitudo 6,7. Il terremoto è stato avvertito anche in Libano, Grecia, Israele e Cipro. Le autorità turche non hanno al momento dato notizie di vittime, ma alcuni video diffusi sui social media mostrano palazzi crollati in molte città delle regioni interessate.

Il Dipartimento della Protezione Civile di Roma ha avuto notizia che l’altezza di onda misurata in Turchia è molto più piccola del previsto e pari a circa 15 centimetri Tuttavia i mareografi misurano successive onde, probabilmente causate da ulteriori scosse. Pertanto l’allarme pur ridimensionato permane.

Aggiornamento. Pericolo cessato, revocato l’allarme: 

Allarme maremoto revocato: cessato il pericolo di onde anomale