L'indagine dei carabinieri |
Cronaca
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Lo minaccia di morte con un punteruolo alla gola e lo rapina: in carcere il bandito

4 febbraio 2023 | 09:15
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Lo minaccia di morte con un punteruolo alla gola e lo rapina: in carcere il bandito

Rintracciato dai carabinieri e arrestato

Nella mattinata di ieri, 3 febbraio, all’esito di articolata attività investigativa, i carabinieri di Firenze hanno arrestato un 21enne albanese in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip su richiesta della procura della Repubblica.

Le indagini, condotte sino al 10 gennaio scorso e scaturite dalla denuncia presentata dalla vittima, hanno consentito di raccogliere gravissimi e plurimi elementi indiziari a carico dell’indagato, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici, che si sarebbe reso responsabile, in via Martiri del Popolo a Firenze, di una violenta rapina a mano armata a danno di un 55enne fiorentino alle 5,15 del 10 agosto scorso.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, all’alba del 10 agosto scorso la vittima era uscita di casa per andare a prendere la propria autovettura, parcheggiata in via Martiri del Popolo. Durante il tragitto, si sarebbe accorta della presenza di un giovane, che le si avvicinava insistentemente rivolgendole domande incomprensibili e chiamandola “zio”. Accelerando il passo, la vittima avrebbe raggiunto la propria auto accorgendosi tuttavia ben presto di essere stata seguita dall’indagato. Salita a bordo del veicolo, intuiti i propositi dell’indagato, avrebbe dunque cercato di inserire la sicura alle portiere per chiudersi dentro ma quest’ultimo, più rapidamente, si sarebbe introdotto nell’abitacolo puntandole un punteruolo al volto.Minacciata di morte, la vittima avrebbe deciso di dare subito al rapinatore alcuni dei contanti che in quel momento custodiva in tasca, cercando tuttavia al contempo di darne il meno possibile; quest’ultimo, invece, proferite gravissime minacce di morte, agitando nervosamente il punteruolo all’altezza della sua gola, l’avrebbe costretta a consegnare tutto quanto in suo possesso, inclusi 300 euro in contanti, controllandola anche nelle tasche e verificando nei vani porta oggetti dell’abitacolo. Strappatole di mano uno smartphone e uno zainetto contenete alcuni effetti personali, l’indagato si sarebbe poi dileguato a piedi dopo aver intimato alla vittima di non denunciare e di non allertare le forze dell’ordine. Raggiunta successivamente la propria abitazione, dove lo attendeva la propria famiglia, ignara dei fatti appena verificatasi, la vittima, profondamente scossa, partiva alla volta della Sicilia in vacanza, trovando solo in seguito il coraggio di denunciare presso la Stazione carabinieri di Pozzallo quanto accadutole.

L’arrestato, senza fissa dimora e irregolare sul territorio nazionale, è stato rintracciato dai carabinieri del Nucleo Operativo di Firenze e ora si trova nel carcere Marassi di Genova.

Il procedimento penale nei suoi confronti è tuttora pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo, ove non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in suo favore.