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Cronaca
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“Vogliamo giustizia e sicurezza”: presidio dei familiari delle vittime della strage di Viareggio al tribunale di Firenze

28 gennaio 2023 | 16:00
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“Vogliamo giustizia e sicurezza”: presidio dei familiari delle vittime della strage di Viareggio al tribunale di Firenze
“Vogliamo giustizia e sicurezza”: presidio dei familiari delle vittime della strage di Viareggio al tribunale di Firenze
“Vogliamo giustizia e sicurezza”: presidio dei familiari delle vittime della strage di Viareggio al tribunale di Firenze

La protesta in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario

I familiari delle vittime della strage di Viareggio in presidio, oggi, 28 gennaio, davanti al tribunale di Firenze, in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario, per rivendicare giustizia per i loro cari, per le vittime di tutte le stragi industriali e ambientali, nei luoghi di lavoro.

La maledetta notte del 29 giugno 2009 a Viareggio deragliò un treno composto di 14 cisterne di Gpl che viaggiava in stazione a 93 chilometri orari, senza neppure la protezione di carri scudo o cuscinetto. Una cisterna squarciata, la fuoriuscita del Gpl, le esplosioni e 32 vittime tra cui bambini, ragazze, uomini e donne, bruciati vivi. Alcuni dei sopravvissuti rimasero gravemente feriti e un ustionato al 90% mai diventerà ex-ustionato e ne porterà segni e sofferenze per tutta la vita.

“Oggi – spiegano dal Mondo che Vorrei  – siamo qui per la sicurezza negata per le vittime di Viareggio.Tre anni e mezzo prima di Viareggio, il 6 dicembre 2005, nella stazione di Cavatigozzi, sulla linea ferroviaria Cremona-Codogno-Milano, vi fu il deragliamento di un treno merci che trasportava cisterne contenente Gpl. Dovette intervenire il Gruppo operativo speciale dei vigili del fuoco per evitare esplosioni. Un grave incidente (altro che ‘spiacevolissimo episodio’!) che poteva avere conseguenze drammatiche come accaduto il 29 giugno 2009. Tre anni e mezzo prima, un treno merci, stesso materiale altamente pericoloso e infiammabile, lo svio e il deragliamento … come se niente fosse. Neppure un’inchiesta, un’attenzione doverosa per adottare misure preventive e protettive, nonostante fossero stati addirittura invocati interventi da parte di istituzioni, movimenti ambientalisti, abitanti e cittadini. Ennesima conferma che erano a conoscenza della gravità della situazione, anche sulla base di questa esperienza. Ma Moretti & company, hanno continuato a giocare sulla pelle e sulla vita di abitanti, utenti e ferrovieri. Tutto per il mercato e il profitto. Altro che reati colposi, siamo di fronte a reati propriamente e meritoriamente dolosi! Altro che prescrizioni!”

“Vogliamo ricordare la lotta che – conclude il Mondo che Vorrei – da un anno, conducono i macchinisti del trasporto merci al fine di migliorare condizioni di lavoro e di sicurezza. Ferrovieri responsabili e coraggiosi nell’interesse della collettività, che sono oramai al 7° sciopero. Una lotta di sacrificio e costosa economicamente per il bene di tutti. Solidarietà ai familiari della strage ferroviaria di Viareggio Sostegno alla lotta dei macchinisti del trasporto merci